i vari interventi da effettuare nei diversi settori, di modo che gli ~ ..obiettivi particolari di ognuno non risultasser.o magari contrastanti con le finalità ultime della politica di sviluppo. La quale non dovrebbe limitarsi a risol- , vere i problemi che impediscono il funzionamento di alcuni settori del sistema economico, ma investire il sistema stesso~ come conseguenza di una riconsiderazione generale di tutta la struttura economica nazionale. Una tale politica, come è noto, non ·esiste: al piano Vanoni essendo toccato in sorte di essere trattato come un programma buono P- coprire qualsiasi politica e qualsiasi interesse. Che è una sorte che il compianto ispiratore dello Schema ed i suoi collaboratori certamente non meritavano. 3. Se la permanenza di condizioni di arretratezza nelle regioni meri ... dionali dipende, in definitiva, da insufficienze insite nel sistema economie.o nazionale, un'azione dello Stato diretta unicamente alla creazione in quelle zone di un «ambiente» favorevole è fatalmente destinata lall'insuccesso. E i capitali che si sono andati ad investire nelle opere pubbliche risultano poco utilmente impiegati, in quanto le infrastrutture create non sono capacì, di per se stesse, di richiamare iniziative direttamente produttive, rimanendo quindi inutilizzate. Nell'attuale sistema economico italiano, infatti, una politica della spesa pubblica effettuata nel Mezzogiorno non riesce a neutralizzare l'azione dei fattori agglomerativi che tendono a far localizzare nelle regioni già ,, industrializzate dell'Italia settentrior1ale i benefici moltiplicatori di tale politica. !La ristrettezza del mercato in cui opera l'industria italiana lascia, in effetti, margini di capacità produttiva inutilizzata sufficientemente ampi per fornire i beni di investimento e di consumo richiesti e provoCiatidagli investimenti pubblici. Ed è proprio su questa caratteristica generale del sistema economico nazionale - che utilizza solo in parte o addirittura non consente di utilizzare tutte le risorse disponibili - che occorre innanzitutto agire se si vuole elevare durevolmente il livello economico delle regioni meridionali. Si tratta di un'azione che non è soltanto di tipo «quantitativo>>, ma anche «qualitativo», nel seJ?.soche essa si estrinseca in quelle riforme dell'apparato economico, finanziario e fiscale che determinano le « condizioni generali favorevoli» allo sviluppo economico dell'intero sistema; che consentono, in definitiva, di moltiplicare le possibilità di ,azione delle forze economiche, allargandone il mercato, e spezzando quindi quel complesso di Bibloteca Gino Bianco [24]
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