to poco essi avessero assimilato il vero insegnamento di De Gasperi, che · anche in questo, anche nel tagliar corto a certe titubanze, per non dire ;i certe tendenze profondamente radicate nel mondo cattolico, aveva voluto come segnare la fine del complesso dello «steccato». Perchè tale conce~ zione, la concezione, cioè, di un'Italia europea è anche l'eredità di Sforza: e non è certo un caso che i soli partiti che nella crisi di Suez abbiano preso un atteggiamento conseguente e legittimo siano stati il partito repubblicano e il partito radicale. Solo repubblicani e radicali, infatti, hanno avuto piena e sicura coscienza dell'avvenimento storico, hanno inteso le ragioni della necessità della solidarietà occidentale e non hanno sottovalutato i pericoli che le incertezze e le divergenze di atteggiamento degli Stati Uniti o dell'Italia aggravavano. Poichè la politica sarà pure il regno dell'utile, ma essa chiede innanzitutto che nei momenti decisivi gli uomini si tengano stretti a questo soltanto, alle ragioni della libertà e della giustizia. Fa male al cuore· doverlo osservare, ma sono 'Stati in pochi, sono stati i soli autentici eredi delle tradizioni laiche e liberali a rappresentare nei mesi appena trascorsi, nel nostro pìaese, la coscienza civile di un'Italia europea. Non era molto difficile sulla fine del luglio e all'inizio dell:agosto '56 i11tendere qual veramente fosse la situazione nel Medio Oriente, quali sarebbero state le conseguenze, a scadenza neppure tanto lontana, del gesto di Nasser. « Si può dire che quel che caratterizza oggi la situazione medio-orientale - scrivevamo nel numero di giugno di Nord e Sud - ' e la rende così diversa ·anche solo da un anno fa, è l'intrecciarsi di due ambizioni: quella egiziana e quella sovietica. Più scoperta e ingenua, se si vuole, la seconda, ma anche più difficile da arginare e controllare; più nascosta, più ricca di sfumature, la prima, ma anche p,Ssaimeno pericolosa di quel che sembra a prima vista. Si potrebbe dire addirittura che malgrado i sogni dei dirigenti del Cairo, malgrado le loro pose gladiatorie e le loro raffinate furbizie, o intenzioni di furbizia, l'am1 bizione egiziana, considerata in una prospettiva a lunga scadenza, fuori dei successi effimeri di prestigio, è condiziona~a a quella sovietica con :scarsissime possibilità di condizionarla a sua volta.~.I dirigenti comunisti fanno una politica assai più scaltra e lungimirante di quel che i dirigenti arabi sospettino; una politica in cui la Lega k,aba può al momento opportuno essere degra- [13] Bibloteca Gino Bianco •
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