Nord e Sud - anno III - n. 24 - novembre 1956

durre nuovi documenti. Invito dunque pubblicamente il Romeo _fJ, farci conoscere i documenti su cui ha fondato le sue critiche. È il solo modo per mantenere la discussione ad un livello scientifico. Con osservanza ALDO ROMANO Mi riservo di rispondere alle osservazioni del prof. Romano nell'ambito delle conclusio,ni generali che cercherò di trarre dalla discussione suscitata dai miei articoli an,che su altri periodici. R. R. , Meridionali a Torino Caro Direttore., Torino., 20 agosto 1956 facendo forza una volta tanto alla pigrizia che mi vieta di intervenire nelle consuete polemiche ospitate da giornali e riviste., ci terrei ad esprimere il mio modesto parere in merito agli argomenti trattati n•ell'interessante ed equilibrata inchiesta cc Meridionali a Torino » di Giose Rimanelli e, recentemente., nella corrispondenza torinese di Mario Unnia e nella lettera di Rosario Romeo da Lei postillata. Premetto., al fine di elimin•are qualsiasi equivoco., che condivido sostanzialmente le osservazioni fatte dall'amico Unnia · sulla natura e le finalità del MARP e che non intendo affatto avallare cc gli stolti pregiudizi., antimeridionali e antimeridion-alisti., che circolano nei settori più ottusi e meno informati dell'opinione padana ». Non posso tuttavia esimermi dal ribattere l'opinione di chi considera prova di faziosità campanilistica il giudicare l'immigrazione dei meridionali cc pericolosa per lo sviluppo dell~ città., in quanto compromettente le possibilità di impiego dei torinesi e piemontesi ». Non· è infatti un mistero per nessuno ( e francamente mi stupisce che Unnia lo ignori) che le difficoltà per la sistemazione cc in loco » dei torinesi sono cresciute regolarmente da un decennio in qua nella misura in cui sono aumentati gli immigrati., particolarmente quelli di provenienza meridionale., i quali in uni tempo relativamente breve riescono ( o sono riusciti) a procurarsi lavoro e abitazione a scapito degli elementi locali che invano attendono, anche da ann,i, l'uno e l'altra. La spiegazione del fenomeno è presto trovata solo che si tenga conto di due importanti fattori tipici dell'immigrazione meridionale: la scarsa coscienza [114] Bibloteca Gino Bianco

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