Nord e Sud - anno III - n. 24 - novembre 1956

in Italia, in stretta dipendenza con i fatti della Comune di Parigi, in quanto egli operò dopo l'agosto del 1871 (cfr. Storia, II, 151 sgg. e passim); ed in terzo luogo perchè io limito l'azio·ne del Consiglio Generale, ossia di Marx e di Engels in quest'epoca, ai soli rapporti con il Cafiero, ossia ad un episodio ben circoscritto nel tempo, svo.Ztosi tra il maggio, e la fine del '71, episodio.che. peraltro indago alla luce di documenti nuovi ed inoppugnabili. Questa confusione di date de_lRomeo, e più il volermi attribuire cose che non ho affatto sosten,uto (e cioè che fino a quella data « solo [sic!] il Consiglio Generale di Londra, guidato da Marx ed Engels, avrebbe suscitato e diretto l'organizza .. zione socialista »), non rispondono - mi conceida il Romeo - a quella acribia che mi sarei aspettato da lui. Da tali presupposti - e cioè dai presupposti che del tutto infondata-- mente il Romeo mi attribuisce - era assai facile dimostrarne l'inaccettabilità. Prosegue infatti il Romeo testualmente: << Tesi questa [e cioè che solo il Con,siglio Generale ecc. ecc.] di impossibile dimostrazione, ma per la quale il Romano si impegna affatto gratuitamente, in uno sforzo che par quasi di destrezza e di abilità combinatoria di testi e documenti che occupa quasi interamente i primi due volumi, e che fallisce interamente al suo scopo. Per il Roman,o il bakuninismo, quasi inesistente in Italia fino al settembre 1872 [sic: ma si tratta del 1871] avrebbe fatto irruzione e conquistata tutta l'organizzazione dell'Internazionale in Italia nei pochi mesi che vanno dal settembre al dicembre di quell'anno [sic: ma si tratta del 1871] ». Certo. Sarei d'accordo anch'io, se mai mi fosse saltato in mente di fare affermazione del . genere. Ma la verità è che io sono stato ben lontano dal sostenere quanto il Romeo 1ni -vuole attribuire. VI. - Per cogliermi ad ogni costo in contraddizione il Romeo .si riporta al mio giudizio negativo sul Bakunin. cc Per di più - aggiunge testualmente - questi atteggiamenti non sono neppur ben fermi in tutta l'opera: chè alla fine è dato leggere un giudizio di tutt'altro tono sul Bakunin ». Ora, neppure a farlo apposta, il giudizio al quale il Romeo si riferisce, alla pagina da lui debitamente citata, non è mio ma dei seguaci dell'agitatore russo. Per ben due volte, nella stessa pagina, ho insistito su questo punto: (« Per la maggior parte degli internazionalisti italiani Bakunin appariva quasi un eroe... »; « Bakunin, insomma, era stato, per taluni della giovane generazione italiana, il reagente chimico ... »). Il passo è a pagina 151 del terzo volume e chiunque può riscontrarlo.· VII. - Un'itltima osservazione. Il Romeo respinge la mia tesi sulla scarsa infl,uenza del Bakunin in Italia prima del 1871.· Credo che uno studioso serio abbia un solo mezzo per provare le proprie asserzioni: quello di pro- [113] Bibloteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==