Italia. Il Romeo sa certamente - e vorrà concedermi che lo sappia anch'io - che l'affarismo e il politicantesimo fioriscono sotto tutti i regimi economico-sociali, dal mondo antico di Atene e Roma a que~lo contemporaneo di Washington e di New York e, a voler credere oggi alla « Pravda », qua e là pe1'fino in qualche settore dell'U.RSS. La ·questi'one - come mi insegna l'amico Leo Valiani - è un poco più complessa, di quanto si possa immaginare a prima vista. Quello che allo storico deve interessare, ed a me interessa in principal mo,do, è il processo di accumulazion.e del capitale, descritto e teorizzato dal Marx. Una industria moderna suppone enormi investimenti di mezzi finanziari che bisogna aver concentrato con tutta una varia gamma di mezzi ed espedienti vari, tra cui le risorse delle fluttuazioni borsistiche, delle azioni e obbligazioni, con il credito a media e lunga scadenza (oltre all'accumulazione del reddi~o ai fini del reinvestimento e a tutta la difficile azione del reimpiego). Questa concen.trazione di capitale possono farla lo Stato o i privati, ma l'uno· e gli altri dovranno farlo con la mobilitaz1~one delle risorse finanziarie del Paese intero, e spesso· dell'estero disposto a prestarle. Per' l'industria contemporanea le risorse finanziarie di un singolo capitalista non bastano mai., e neppure le risorse finanziarie di un gruppo di capitalisti associati. Ci vorrà sempre, e ci voleva già nell'Italia del 1870, l'appello al risparmio, rivolto all'intera col-· lettività abbiente, mediante la suggestione delle operazioni di !Jorsa, degli investimenti nelle società azionarie, nelle imprese ferroviarie, di costruzioni · navali, di navigazione marittima e fluviale ecc. Il che non si dà senza l'incentivo della speculazione. Ancor oggi, un governo operaio, laburista o sovietico, potrà supplirvi con una tassazione draconiana, con prestiti forzosi ed altri mezzi siffatti, compreso il blocco dei salari che Cripps e Stalin hanno appli- ' cato. Ma finchè non sarà abolita l'economia monetaria, anchf; un governo socialista o comunista agirà con i criteri resi necessari dal fabbisogno industriale e finanziario di accumulazione del capitale, sia pure di capitale statizzato come in URSS. Nell'Italia della Destra l'accumulazione del capitale aveva luogo per necessità storica e non solo per affarismo (anche se l'affarismo e la speculazione hanno accompagnato questo processo, come del resto hanno accompagnato le imprese di Giulio Cesare, le Crocia:te, la politica del Colbert e via discorrendo) nei modi descritti a grandi tratti dal Marx. D'altra parte nell'Italia della Destra una diversa accumulazione del capitale non era neppure pensabile, come non era pensabile un'economia socialista (ed in fondo il Marx era contrario anche per la Germania all'ascesa prematura, in senso economico, del socialismo al potere). Il progresso della storiografia economica contemporanea rispetto al Marx consiste in primo luogo nell'uso più sicuro dello strumento statistico, che la raccolta governativa. dei dati finanziari - a scopi inizialmente fiscali, ma oggi anche di stuqio e di previsione della con ... giuntura ai fini di una politica anticiclica ed anti-infl,azionistica - ha reso l [109] BiblotecaGino Bianco
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