facilità con la quale assimila110 le caratteristiche dell'aristocrazia operaia'. o impiegatizia delle città. I loro figli parlano correttamente in italiano; essi stessi si esprimono nei dialetti locali quasi con il compiacimento di con-·· statare la dimestichezza con una lii1gua che non è più la propria. Il mo-· do di vestire, gli interessi (nel campo sportivo, cinematografico, ecc.), le· letture fanno presumere come facilmente abbiano saputo adeguarsi allo.• standard di vita dei compagni di lavoro. Essi costituisco110un termine dii confronto per quanti desiderano imitare il loro esempio. Più pronti a lasciare il fardello di abitudini e amicizie di quanto non lo siano i meridionali, sono meno inclini a chiudersi nelle colonie di conterranei. Non mancano però di una certa solidarietà nel preoccuparsi di raccomandare amici o parenti, e raramente la loro media urbanità si eleva a un impegno di preparazione culturale o forme di attiva partecipazione alla vita sociale. Per i primi anni essi conservano il piacere del risultato conseguito e il timore di poter perdere la nuova occupazione. Sono perciò lavoratori zelanti e tenaci (queste loro qualità dischiudono spesso una carriera in continuo miglioramento, favorendoli rispetto agli originari della città), ma conservano, quasi come retaggio della precedente condizione, una estrema riservatezza e diffidenza. Difficilmente aderiscono a sindacati o partiti. L'attività politica rimane per essi un intrigo pericoloso e compromettente, il cui potere è t1nicamente quello di procurare inimicizie e di minacciare la stabilità di una sistemazione così preziosa al confronto delle ristrettezze di un tempo. È una sorta di diffuso qualunquismo opportunistico, superato solo in gran segretezza~ in un circolo chiuso di pochi intimi e confidenti. Ma, poi, dopo alcuni anni di tale conformistico assestamento, la realtà cirostante vince gradualmente precauzioni e timori. Le agitazioni operaie, le frequenza delle manifestazioni politiche, la lettura di quotidiani od opuscoli di propaganda porta molti di loro ad una scelta consapevole, anche se non dichiarata con atteggiamenti decisi o con assunzione.. di responsabilità direttive. I più acquiesce11ti,coloro che sono soddisfatti del relativo benessere raggiunto e non si lasciano attrarre dai molti inviti a una esistenza più costosa offerta dalla città, si allineano coi partiti dell'ordine, in primo luogo con la Democrazia Cristiana. Più predisposti alle pazienti trattative che ad un'azione di forza, non acquistano una coscienza sindacale. Ogni manifestazione di insofferenza è considerata prova di avventatezza o di scarsa se- [99] Bibloteca Gino Bianco \
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