Uguale increme11to dovrà darsi alle istituzioni per la profilassi della tubercolosi e dell'infezione reumatica. Ma siccome non può considerarsi efficiente un sistema sanitario in cui le espressioni educative e preventive non sono sviluppate proporzionalmente a quelle curative, appare necessario aumentare in primo luogo il numero dei posti letto ospedalieri, soprattutto pediatrici ed ostetrici con appositi centri per prematuri: ciò che si otterrà con il trasferimento nella nuova sede, ormai completata, dell'ospedale di Potenza, con il completamento delle nuove sedi degli ospedali di Matera, di Tricarico e di Stigliano e con la costruzione di altri ospedali la cui dislocazione dovrebbe essere decisa dopo un esame obiettivo delle necessità e delle possibilità delle rispettive zone. Il miglioramento della viabilità e la diffusione dei mezzi celeri di trasporto avvicinano le popolazioni a tutte le forme di assistenza sanitaria, ma le distanze rimangono spesso notevoli. In altri casi, per coprire il vuoto esistente tra le istituzioni sanitarie e i comuni che ad esse fanno capo, è necessario creare centri sanitari in cui i servizi curativi siano associati a quelli preventivi, dalla protezione della maternità ed infanzia alla lotta antitubercolare, dalla profilassi delle malattie veneree a quella della malattia reumatica. L'argomento dei centri sanitari è stato a lungo dibattuto e meriterebbe una trattazione a parte. Esperienze in tal senso compiute in altri paesi possono considerarsi positive, come quella del resto compiuta a Tricarico dal 1947~ che dimostra la validità di questa formula anche in Lucania. Ma qui è necessario affidarsi alla pianificazione più che alle iniziative, pure lodevoli, di enti e persone. E, come afferma Cramarossa, ai fini di una pianificazione si impone che ogni amministrazione sacrifichi sul piano dell'intesa con le altre esistenti nella stessa provincia, e per alcune prestazioni nella regione, l'aspirazione all'autosufficienza. Il collegamento con le espressioni mutualistiche e previdenziali, necessario a tutti i livelli, a cominciare da quello comunale, è vitale per gli ospedali. Gli enti che operano nel campo della sicurezza sociale hanno il diritto di pretendere per i propri assistiti proprietà di cure e confortevole ambiente, a parte che partecipino attivamente a creare i presupposti perchè tali condizioni si verifichino (8 ). ( 8 ) S. CRAMARossA, Atti del 1° Convegno Nazionale di Medicina Sociale, Campobasso, ottobre 1954. [94] Bibloteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==