nario, a sua· volta già ristretto e tagliato in vista delle obiezioni di natura finanziaria, comporta i11evitabilmente un ridimensionamento dei piani d'intervento e, lungi del consentire economie, lascierà aperti non pochi problemi, così come è avvenuto nel recente passato, sia dal punto di vista della più ampia organicità ed integrazione delle opere, sia, naturalmente, dal punto di vista delle scelte tecniche. E d'altronde va anche tenuto conto che, pur permanendo i fini istituzionali 'straordinari ', con la ,nuova legge vengono devoluti alla Cassa compiti ancora maggiori di quelli sostenuti finora. Insomma, a noi pare che, misurato sul metro della imponenza del pro,blema meridionale come si pone oggi e cioè come problema numero uno dello sviluppo economico del paese, il provvedimento che è stato varato costituisce u;na mezza misura, e non già un atto di coraggio intero. Il che, tradotto nel linguaggio economico, può significare che le dimensioni considerate non rispondono alle soluzioni più convenienti e perciò più utili alla collettività, al Sud come al Nord». Si è parlato anche, al Consiglio dei Ministri, del carattere << aggiuntivo >> che deve essere,preservatoagli investime12tidella Cassarispetto a quelli delle altre amministrazio12idello Stato e degli Enti pubblici. Enrico Mat-- tei, su Tempo, ha rilevato che << purtroppo questo principio non è stato sempre rispettato nel passato << percliè mi12istrie funzionari tendono a disinteressarsidel Mezzogiorno e delle isole, col pretesto che tanto a quello e a queste_penseràla Cassa». .11 riprova di questa considerazione, che certo 11,on è nuova per f nostri lettori, lo stesso Nlattei riporta pochi dati molto significativi: «Nelle regio12idel Nord durante il 195S il volume degli investimenti in opere pubbliclie è stato di 233 miliardi contro i 13S miliardi del 1950, con un aumento del 73 per cento; nel Sud il volume degli investimenti pubblici, che era stato nel 19S0 di 100 miliardi, è disceso (non te12endoconto della Cassa)a 71 miliardi, con una riduzione di poco inferiore al 30 per cento >>., È dunque sulle questioni indicate da Guido Macera e da Enrico Mat- · tei che si dovrà valutare 12eiprossimi mesi la politica meridionalista degfi investimenti. Ed è su di esse clie dovra1ino essere confro11tatigli att~si, e annunciati, pia12idell'l.R.I. e dell''E.N.I. Così, sollecitando la discussione parlamentare delle citate i12iziativedei ministri TligorelliCortese Campilli, reclamando un serio riesame della politica emigratoria, e al tempo stess0i auspica11doche siano varati al più presto i piani d'investin1ento predisposti [7] Bibloteca Gino Bianco
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