Nord e Sud - anno III - n. 22 - settembre 1956

ritenere che l'incidenza della domanda di materiali pietrosi per i lavori della Cassa, sulla domanda totale del Mezzogiorno, sia all'incirca maggiore di un terzo della domanda totale di questi materiali nelle regioni meridionali; per la calce e per il legname d'opera l'incidenza della domanda per i lavori della Cassa sulla domanda complessiva del Mezzogiorno, si può stimare non superiore al 5%; per il ferro, intorno all'8% (1% del consumo nazionale); per i tubi d'acciaio intorno al 30%, (6-7o/~del consumo nazionale); per i tubi di ghisa intorno al 60% (8-9% dei consumi nazionali). D,al 1951 al 1955 il consumo di cemento per abitante è passato da 80 chilogrammi a 165 con un incremento del 106% mentre nel resto del Paese raumento è del 74;~ passando da Kg. 135 a Kg. 235. La percentuale della produzione meridionale sulla produzione nazionale, che nel 1951 era pari al 23%, raggiunge quest'an110 il 30%. La produzione media per stabilimento, che nel 1951 era di tonn. 65 mila, sale nel Mezzogiorno a 125 mila, con un incremento del 92°/4. Nel resto del Paese essa aumenta ,da 60 mila tonnellate a 90 mila con un incremento del 50%. Quanto alla produzione di laterizi nel Mezzogiorno, secondo i dati del Ministero dell'Industria, essa è fortemente aumentata dal 1951 ad oggi: il numero indice della produzione dei mattoni pieni passa da 100 a 205, quello dei mattoni forati da 100 a 215, quello delle tegole curve da 100 a 172, le tegole piane da 100 a 191, ed il materiale da solai da 100 a 193.Allo sviluppo della produzione di laterizi hanno contribuito 20 finanziamenti della Cassa e degli istituti meridionali per oltre un miliardo ad altrettante iniziative (1 ): metà per ampliamenti e ammodernamenti e metà per nuovi • • • rmp1ant1. La meccanizzazione del lavoro, nei cantieri delle imprese costruttrici, si è ripercoss,a sul mercato delle attrezzature per cantiere. Dal 1951 ad 1oggi,il numero degli escavatori in funzione nel Mezzogiorno (l'escavatore è la macchina più importante per la maggior parte delle imprese assuntrici dei lavori della Cassa) è salito da qualche decina a 400-450 ( 2 ). ( 3 ) Contrariamente a quanto accade per il settore cementiero, dove prevale la grande impresa e l'investimento (per un cementificio medio da 150.000 tonn.) è dell'ordine di 2,5-3 miliarcii di lire, l'investimento necessario per un moderno Iaterificio si aggira intorno a 300 milioni. ( 4 ) In Italia ne esisterebbero funzionanti circa 2.000. • [79] Biblote·ca Gino Bianco ...

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==