Nord e Sud - anno III - n. 21 - agosto 1956

razione la possibilità di trovare sbocchi sui mercati esteri, o riservare alle regioni meridionali le industrie nuove, in fase di espansione o comunque non ancora sviluppate nel Nord. La prima soluzione richiederebbe ovviamente che l'industria meridionale nascente si ponesse in grado di concorrere sui mercati internazionali con le industrie di altri paesi, in modo da poter dedicare buona parte dei propri prodotti all'esportazione. Tabella 10 Iscritti a scuolemedie inferiori e superiori scuole scuole di avviascuole scuole tecniche e medie medie mento professionali infer. super. -- 0 / 0 rispetto % rispetto Iscritti alle scuole Iscritti alle scuole media medie Italia sett. 394.38) 2 I 8.456 55,39 20 3-747 29.2 IO 14,34 » centr. 186.318 85.581 45,93 111.396 13.31 I I 1,95 » merid. 206.885 84.268 4o,73 123.761 9.927 8,02 » insul. 95.288 35.963 37,74 59.39o 3.344 5,63 ITALIA 1950-51 712.604 345.209 48,1 382.729 28.840 7,5 .. 51-52 795.72° 385.3 19 48,4 410.146 38.072 9,3 5 2 -53 863.926 420.140 48,6 453.246 47·139 10,4 53-54 880. 7 I 7 4 24.358 48,2 498.264 55.792 I I ,2 Fonte: ISTAT A questo proposito può essere significativo rilevare come nel corsodel 1955 siano state proprio le industrie mecçaniche a dare il massimo contributo all'espansione delle esportazioni. Nel complesso le vendite all'estero di prodotti meccanici hanno raggiunto un nuovo livello massimo, con un valore di 255 miliardi di lire pari al 22% delle esportazioni totali; e il settore meccanico ha registrato un saldo attivo di trenta miliardi di lire. [95] Bibloteca Gino Bianco

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