parlato a questo ·proposito di •evoluzione favorevole alle regioni meridionali, per le quali verrebbe a scomparire lo svantaggio costituito dalla povertà di risorse idroelettriche, con i conseguenti maggiori costi di produzione. M, non è detto che la situazione sia tanto favorevole, come in alcuni ambienti si ama prospettarla, giacché non è detto che non sussistano dei vantaggi comparativi per il Settentrione anche nella produzione di energia termica. Il problema in questo caso è quello dell'approvvigionamento di combustibili. Prescindendo dai combustibili di importazione, per i quali non sussistono diff ere1 nze sensibili fra le varie regioni del paese, le fonti di energia termica da considerare sono le ligniti, la nafta, il metano, i combustibili nucleari. Quanto alle ligniti, si prevede già che il loro contributo potrà essere soltanto modesto (13 ); circa le risorse nucleari è ancora assai presto per fare delle .previsioni, non ta1 nto di carattere tecnico, (giacché centrali elettriche azionate da energia nucleare sono già in esercizio in altri paesi) Tabella 6 Energia elettricaprodotta nell'anno I954 (milioni di kWh) --·------------:---------:------------- Termica Totale Idroelettrica kWh 000.000 % sul totale Nord ........ 25.418 22.501 2.916 I 1,47 Centro ...... 5.396 2.959 2.357 43,7 1 Sud • • • • • • • • 4.840 3.757 1.084 22,39 , ITALIA • • • • 35.574 29.2 I 7 6.357 17,78 Fonte: ANIDEL quanto piuttosto di carattere economico (pare infatti ,che il costo de1 ll'energia di origine nucleare si ma,ntenga ancora assai maggiore del costo del1'energia prodotta con altri combustibili). Rimangono allora il metano e i derivati del petrolio. Per il metano la posizione di vantaggio d,el Nord è ( 13 ) V. Rodinò op. cit.; v. però C. Dami, Indagi·ne sulle fonti di enetgia in Italia, << Moneta e Cred'ito >> n. 32, 1955 p. 366. [87] Biblotèca Gino Bianco
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