, Poichè a partire dal 1954 si è già avuto un aumento di richiesta di circa 4.500 milioni di kWh, l'aumento del fabbisogno viene ad essere quello appunto di 10 miliardi di kWh circa. Il raggiungimento di questo livello nei consumi di energia elettrica implicherebbe un saggio di accrescimento annuo del 12% circa; nel triennio 1951-54l'incremento medio annuo registrato nel Mezzogiorno è stato pari soltanto al 10%, (saggio di aumento che d'altra parte è assai superiore a quello medio nazionale che è del 7%). Non è quindi possibile dire con certezza fin da ora se l'incremento previsto del fabbisogno di energia si verificherà nella misura e nel tempo che si sono detti. Ma ciò non toglie che, di fronte ad una domanda in fortissima espansione quale è qu~lla del Mezzogiorno, e soprattutto in relazione allo sviluppo industriale del Sud, il problema dell'approvvigionamento di energia elettrica debba essere considerato con ogni attenzione. Tabella 5 Indici di concentrazionedell'industrianel mezzogiornocontinentalerispetto alla popolazionetotale Industria Industrie estrattive .. Industrie manifatt. . . alimentari e aff. tessili . . . . . . . . metallurgiche .. meccaniche .... indice di concentr. 0,30 0,12 0,10 0,41 0,27 Industria - trasformazione minerali non metalliferi- . . . . . . - chimiche e affini Costruzioni e impianti Energia elettrica, acqua, gas ....... . Commercio • • • • • • • • indice di concentr. 0,24 0,03 0,22 0,30 lare (partendo dal fabbisogno nell'anno di partenza, 1954, e tenendo conto del saggio annuale di incremento del reddito, previsto nella misura dell8%) il fabbisogno al termine di 1O anni: 4.450 X (1 + 0,08 X 1,6)10 == 14.480 milioni di kWh. Analoga stima è stata fatta partendo invece dagli investimenti previsti dal piano Vanoni e facendo un calcolo presuntivo della energia richiesta per i vari tipi di immobilizzo. Il risu1tato si aggira del pari intorno ai 1Omiliardi di kWh; v. Rodinò, op. cit. [85] I Bibloteca Gino Bianco
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