intralciano affatto nella ven,dita dei ris.pettivi prodotti, giacchè ognuna di esse ha il suo mercato in zone diverse, anche lontane, o addirittura in altri paesi. L'impresa che si stabilisce in una zona non industrializzata va quindi incontro a costi maggiori; qualora si voglia creare un ambiente favorevole allo sviluppo industriale, occorre perciò tentare di sostituire con provvedimenti appositi quelle facilitazioni che offre di per sé la zona già industrializzata. Gli elementi da considerare sono: 1) le materie prime; 2) le fonti di energia; 3) le forze di lavoro disponibili; 4) le dimensioni del mercato. Passeremo in breve rassegna questi quattro punti in relazione al Mezzogiorno d'Italia, onde trarne qualche indirizzo per la politica di sviluppo industriale. 1) Per le materie prime non pare che esistano ragioni di vantaggio per il Mezzogiorno, •come non ne esistono per nessuna regione d'Italia in particolare. Le risorse del sottosuolo sono, come ognuno sa, piuttosto scarse, e distribuite in tutta la penisola; nell'Italia settentrionale qualche giacimento di grafite, di caolino, di minerali ,di ferro (Piemonte), nell'Italia centrale giacimenti di sali, boraci, piriti e cinabro (Toscana), nell'Italia meridionale giacimenti di bauxite, asfalto (A'bruzzi) e di sale (Calabria); e~ infine, nell'Italia insulare, giacimenti di zolfo, asfalto e salgemma (Sicilia), di zinco, di carbone, piombo, rame (Sardegna). Nessuna di queste zone presenta ,però una tale ricchezza di risorse da costituire un vero e proprio distretto minerario: ancl1e in Sardegna l'alta percentuale della popolazione addetta all'industria estrattiva (quasi il 21 % degli addetti all'industria) rappresenta più un indice della povertà delle altre attività che non dello svilup•poassunto da quel ramo di produzione (8 ). 2) Per quanto riguarda le fonti di energia, sorge anzitutto ii problema dell'energia elettrica. Per comprendere questo problema in tutta ( 8 ) Per quanto riguarda l'industria estrattiva, una esposizione delle risorse attuali e delle prospettive per l'avvenire è contenuta nell'articolo del prof. Felice Ippolito,, L'Industria delle materie prime nel Mezzogiorno d'Italia, in questa rivista, n. 19, giugno 1956. Tranne che per gli idrocarburi, per cui non si è in grado di fare affermazioni concrete, e per la· bauxite, la cui produzione potrà avere d·egli sviluppi favorevoli, le conclusioni dell'autore circa le possibilità dell'industria estrattiva nel Sud sono d·ecisamente negative. [82] Bibloteca Gino Bianco
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