versano periodi di depressione (come il settore tessile) o comunque offron o prospettive meno sicure e meno ampie per l'avvenire (quali le industr ie estrattive ed alimentari). I.. a creazione di un ambiente favorevole allo sviluppo d,ella industria è j} problema centrale di ogni politica di espansione economica. È un fatto ormai acquisito che l'industria, lasciata a se stessa, tende a concentrarsi in zone limitate che assorbono la totalità degli investimenti del paese ( 7 ). In generale si può dire che due sono gli elementi che attraggono una industri a in un dato luogo; la disponibilità di materie prime (risorse ,naturali, miniere, ecc.) o la presenza di un vasto mercato. La presenza di risorse natu - rali in una zona è ovviamente un incentivo allo stabilirsi di industrie che elabora,no le materie prime disponibili. D'altra ,parte la presenza di un a vasta comunità di consumatori rappresenta una chiara attrattiva 1perquell e industrie che producono beni deperibili o di uso quotidiano, o in gener e beni poveri, che non possono essere trasportati senza che il costo aument i sensibilmente. Ma, per tutte le altre industrie, che non sono legate né a particolari risorse naturali, né a determinate zo·ne di mercato, l'attrattiva maggiore è determinata dalla stessa presenza di altre industrie. In una zona già industrializzata la nuova impresa trova una organizzazione di serviz i pubblici (strade, ferrovie, acquedotti) gia efficiente, un mercato del lavor o ricco, una organizzazione bancaria sviluppata; inoltre, poiché tutte le imprese richiedono molti servizi ausiliar1 in comune, le imprese che li forniscono in zone di intensa attività industriale, possono assumere la dimen - sione più economica e realizzare i costi minori, mentre nelle zone di scars a industrializzazione ogni impresa deve provvedere da sé o adattarsi a sop - portare costi maggiori. Si spiega così come le zone avviate sulla via del - l'i11dustrializzazione finiscano per attirare sempre nuove imprese, contrad - dicendo al principio classico della distribuzione omogenea del capitale fr a le varie regioni. Il fatto è che le industrie, raggru,ppandosi, mentre da un lato beneficiano delle riduzioni di costo di cui si è detto, dall'altro non si ( 7 ) Per quanto riguarda l'ubicazione delle industrie, v. l'opera magistrale di A. Loesch, The Economics of Location, Yale Univ. Press 1954, e anche E. M. Hoover, The location of economie acti.vity, New York, McGraw 1948. [81] Bibloteca Gino Bianco
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