fu effettivamente costituita nell'ottobre del 1945) e in ogni cascrsolo a titolo temporaneo e a quèlle imprese che dimostrassero di p otersi mantenere da sé, sia pure dopo un certo periodo di assistenza finan ziaria. 2) provvedimenti negativi, diretti a scoraggiare lo sta·bi lirsi di imprese nelle zone in cui << l'ulteriore sviluppo sarebbe seriamente dannoso alla corretta distribuzione dell'industria>>: a) obbligo di denunciare al Dipartimento di commercio (Board of Trade) ogni progetto di nuova fabbrica che coprisse oltre 3000 piedi quadrati; b) facoltà del Dipartimento di invitare a non eseguire il progetto, e, in alcune zone, di porre il veto all'esecuzione; il potere del Board of Trade era inoltre notevolmente accresciuto dall'altra disposiz ione in virtu della quale solo le imprese da esso approvate « come conformi alle esigenze di una proficua distribuzione dell'in,dustria » potevano richiedere al Tesoro i sussidi di cui si è detto. Questo complesso di provvedimenti venne completato con la creazione di due istituti di credito industriale, all'inizio del 1945. Questi furono la Finance Corporation for lndustry e la Industriai and Commerciai Finance Corporation, •destinata quest'ultima a concedere crediti alle industrie di medie e piccole dimensioni. Ambedue gli istituti furono formalmente indipendenti dalle autorità governative, ma in tutti e due la Banca d'Ingl1ilterra ebbe la maggiore partecipazione (rispettivamente del 30 e del 50~/4 del capitale, che fu rispettivamente di 25 ·e di 15 milioni di sterline). Come si vede questa politica pur non trascurando gli elementi ormai tradizionali di ogni politica di sviluppo, (creazione d elle infrastrutture e facilitazioni creditizie) presentava due caratteristiche p articolari: e cioè la individuazione di singole aree depresse e l'accento po sto sulle costruzioni degli edifici industriali (3 ). Nonostante le rilevanti difficoltà in -cui si trovò la Gran Bretagna negli anni del dop,oguerra, la legislazione ,per le aree di s viluppo ha ottenuto effetti indubbiamente favorevoli. Per quel che riguarda il numero dei nuovi stabilimenti, alla fine del 1945 i .progetti approvati erano in tutto il paese 684, di cui piu della metà destinati alle aree di svilup po. Nel 1950 il nu- ( 3 ) Per una rassegna delle diverse politiche di sviluppo ad ottate nei paesi europei, v. l'Economic Survey of Europe, 1954, cap. 6°, p. 154. [74] Bibloteca Gino Bianco
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