Nord e Sud - anno III - n. 21 - agosto 1956

blema della scuola »; ma tutte, tranne quella del Calogero, si esaurirono, in certo senso, nella denuncia dei mali fisici e morali di cui so ffre la scuola italiana. Ebbero, cioè, come punto di riferimento - e nonostante le ;proposte di modifiche, talvolta di fondo - l'attuale scuola d i Stato. Dall'is.truzione elementare a quel,la u1niversitaria 11e viene fuori un panorama completo e vana impresa sarebbe quella di esamin arlo qui compiutamente. Anche perchè non si discute con le cifre di Borgh i e di Zanotti Bianco o con le precise constatazioni di Morghen: l'Italia è al ventiduesimo posto nelle spese per l'istruzione pubblica; la percentuale dei frequentanti va dal 70% degli, obbligati nelle elementari, all'incirca, ai 4% dei giovani in età idonea nelle Università, passando p1 er il 34% ,delle medie inferiori e 1'11 % delle superiori. Cifre che se avessero biso1 gno di un oomme1nto, p,otrebbero essere comparate con quelle analoghe degli Stati Un iti, dove cc frequentano gli ultimi delle elementari il 95% dei ragazzi fra i 10 e i 13 anni .e le scuole secondarie 1'81 % dei ragazzi fra i 14 e i 17 anni ». Per non parlare delle condizioni in cui si frequenta la nostra scuola : scarsezz-a di aule, la maggior parte di quelle esistenti insufficientemente dotate, inadeguatezza del personale insegnante, sono i mali che colpiscono, in misura pii1 o meno grande, tutti i s,ettori dell'istruzione pubblica in Ital ia. . E dinanzi a questa sempre crescente insufficienza quantitativa e qual itativa, il p,ro- _gressivo rigo,glio e sviluppo della scuola privata con 1le su e note caratteristiche: stipendi di fame ·per gli ,insegnanti; cc diecimila lire al mese; -diecimila lire ed una minestra, quattordicimila lire o diciottomila per un corso liceale di italiano e latino o di storia e filosofia ... »; rette altissime pagate dagli alunni, « perfino quindicimila lire al mese »; e corruzione imperante, « facilitazioni » durante l'anno e durante gli esami; o addirittura trattamento preferenziale nei suoi confronti come « la politica di costante favore che ha posto l'Università Cattolica del Sacro Cuore in una posizione ,di privilegio di fronte a tutte le altre Università dello Stato ». Quadro desolante e troppo noto per dover dar luogo ad alt re precisazioni, e dinanzi al quale si affollano i perchè? Indigenza e quindi scadimento qualitativo degli insegnanti, è la risposta di Spongano; progressivo depauperamento del patrimonio ideale dello Stato, quella di Morghen; assoluta inadeguatezza dei fondi st anziati, Borghi Zanotti Bianco. Risposte giuste e che, magari, ·sono •del tu tto valide per alcuni settori dell'istruzione pubblica - quella elementare, ad esempio, dove hanno ragione Borghi e Zanotti Bianco a porre il pr oblema in termini esclusivamente finanziari. Ma che per altri (ad. es., l'is truzione secondaria) non bastano . . Certo anche qui, e specialmente per le medie inferiori, il p roblema degli stanziamenti di fondi è capitale, e non si potrà certo ovv iare con ripieghi, come il far ripetere l'ultimo anno delle elementari, p er ottemperare [64] Bibloteca Gino Bianco·

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