stiva legge. Prolungare la carenza legislativa in materia, e affidarsi ad un empirismo costituzionale che abbandoni alla prassi la risoluzione dei problemi posti dalla sopravvivenza di un organo di giurisdizione costituzionale speciale, è consiglio che certamente non può giovare al sistema della git1stizia costituzionale voluto dalla Costituente come la parte più vitale e anche più delicata del 11uovo assetto costituzionale del nostro Paese. G1usEPPE n'EuFEMIA Banditi siciliani nella rivista di Sartre Nel penultimo numero di « Les Temps Modernes » (maggio '56), leggiamo due Testimonianze di Maria Brandon- Albini. La prima su Danilo Dolci: Un Gandhi cristiario presso i « banditi » di Sicilia~· l'altra su: La vera storia del bandito Giuliano. Il 110,medi Dolci e quello del ban,dito Giuliano vengono qui ravvicinati perchè l'azione di Dolci presso j diseredati di Sicilia ha messo radici nello stesso terreno sociale che aveva fornito a Giuliano gran parte dei membri della sua banda, e si svolge nella stessa zona (Trappeto, Partinico) che fu teatro· delle gesta del bandito. Per Dolci, come per l'autrice delle due note, i termini bariditi e banditismo sono indice di una condizione umana così miserabile e sofferente, da apparir quasi priva di colpa, e solo in attesa e speranza di una redenzione. Questa tesi religioso-umanitaria è stata ampiamente sostenuta da Dolci in « Banditi a Partinico ». E, nella prima Testimoriianza in cc Temps Modernes », viene apputo messo l'accento su quella che è la caratteristica principale dell'opera di Dolci: la sua volontà cioè di estirpare alle radici, contro tutto e contro tutti, le cause secolari del banditismo. E' utile qui ricordare direttamente il punto di vista di Dolci sull'utilizzazione del banditismo fatta dalla mafia: << I nuovi banditi trovano una giustificazione ideale nel separatismo. Vasta la fame. Coloro che nel moto di ribellione si erano mostrati più coraggiosi, vengono lusingati dalla mafia; chì ruba bestiame e lascia a questa la percentuale, protetto; chi non riparte le refurtive, o viene ucciso o denunziato alla polizia. La mafia si serve del banditismo in funzione politica: lo slogan è - Se alle elezioni vincono i nostri, le cose andranno a posto e tutti i fuorilegge di ora saranno liberi. A'nzi, i più bravi avranno incarichi nella polizia. - Concluse le elezioni, i banditi e tutti i loro parenti si accorgono di essere stati 'illusi ». (Banditi a Partinico, pag. 26). [60] BiblotecaGino Bianco
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