Nord e Sud - anno III - n. 21 - agosto 1956

problen1.a del peso e dell'influenza del leninis,mo nella rivo1uz.ione russa e nella formazione del sistema sovieti,co. In realtà, quan,do nel 1902 Lenin polemizzava contro gli 'economisti ' •sulla questione de!l'la sp,ontaneità e scriveva ,che << la coscienza di classe non può essere portata nell'operaio che dall'esterno, cioè .dall'esterno della lotta operaia, dall'esterno della sfera dei rappo,rti tra operai e padro11i », perchè .lasciata a se steSl5ala classe ·01 peraia sarebbe giunta so1o alla cosicienza tradet.unionista (e per lui il trade-unionismo significava « l'asservimento ideologi 1 co dei lavoratori alla borghesia »); quan,do egli pensava e scriveva che la coscienza rivoluzionaria doveva essere istillata al proletariato ·da una piccola equipe di rivdluzionari professiona'li, da un partito rigo1 ros,amente socialista e rigorosamente rivoluzionario, 1 che si ponesse alla testa della •classe operaia in p1 osizione egemonica; quando, ililsomma, pensava e scriveva queste cose e polemizzava coi suoi compagni di partito e tentava ·di persuaderli e in concreto li persuadeva, Lenin non faceva affatto della mera ideologia, ma faceva politica. Poichè egli creava a quesito mo.do un partito ,che ·doveva •porsi co111ecoerente strumento rivoluzionario, ma che riusciva anche come uno strumento totalitario: nella ,polemica contro gUi econo,misti, nella polemica contro i menSichevichi,, nella polemica sui sindacati nasce non so,lo il ·partito della rivoluzione, ma a1nche il mo1do di concepire il partito stesso come strumento di una ferrea dittatura. Qui è la tragica bivalenza del pensiero e dell'azione ·di Lenin. Questa non è tutta Ila sua erediità; ma è certamente una parte della sua eredità, quella parte ,che ha poderosamente influenzato i futuri sviluppi •della rivoluzione sovietica. E del resto fin .dai primi anni 1 del '900 Trotski aveva avuto occasio,ne di ,dirlo: « i metOldi di Lenin menano a questo : in principio l'organizzazione del partito si sostituisce al partito nel · suo com.plesso; in seguito il comitato centrale si sostituisce all'o,rganizzazione; ed infine un unico dittatore si sositituisce al comitato centrale ». N è si può considerare come un mero accadi.mento senza importanza il fatto che nel 'I 7 sia stato Lenin a sciogliere l'assemblea costituente, a dis,perdere il partito menscevico e quello socialista-rivoluzionario. Si potrebbe perfino ammettere che la necessità di 1difendere la rivoluzione, di far la piace separata con !la Germania (in attesa dell'esplosione rivoluzionaria in Europa), di stringere i freni fino al parossismo per vincere gli eserciti della controrivoluzione, rendesse necessarie quelle scelte; si può anche ammettere che la situazione facesse vedere ·come naturale l'orgo·gliosa identificazione del bolscevismo ,con lo spirito •della rivoluzione. Ma 1 già nel '21 [e stesse misure dittatoriali 1non trovano più alcuna ragione: il pericolo di una restaurazio.ne controri1voluzionaria era ormai tramontato e perfino i socialisti e i liberali .emigrati avevano ela·borato la teoria della necessità della collaborazione coi bolscevichi per la ricostruzione della Russia. Schapiro ha osservato giusta- [54] Bibloteca Gino Bianco

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