tive » del 27 maggio 1956, nessuno potrà più negare che la concorrenza elettorale fra P.S.I. e P.C.I. è dovunque aperta; che vi sono voti comunisti che passano ai socialisti; che i voti guadagnati da questi ultimi non sono voti dei socialdemocratici, ma per la maggior parte voti dei comunisti, a Torino come nelle Puglie; che, infine, alle nuove leve elettorali, si offre una scelta fra i due partiti, e, per orientare questa scelta, comunisti e socialisti sono portati ad accentuare le differenze che corrono fra loro, ad allentare, se non ancora a sciogliere, il vincolo frontista. Tutto ciò vuol dire che fin dal 1953, quando ci si riferisce alla realtà elettorale, non si può più parlare di « socialcomunisti » e di « fronte delle sinistre » : non solo perchè le liste socialiste sono distinte dalle liste comuniste, ma soprattutto perchè i voti che vengono portati all'una o all'altra lista sono anch'essi distinti e, quel che più conta, sono stati contesi. Ma, si dirà, ci sono le cosiddette organizzazioni unitarie di massa nelle quali il P.S.I. si presenta ancora come il partito cadetto del P.C.I., se non addirittura come il partito vassallo. Solo se i rapporti fra P.S.I. e P.C.I. si modificheranno, oltre che sul piano elettorale, anche sul piano delle organizzazioni di massa, c'è da ritenere che essi potranno in conseguenza modificarsi sempre di più su tutti gli altri piani che concorrono a determinare lo sviluppo della lotta politica italiana. In questo senso assume grande significato quello che si sta verificando in seno alla C.G.I.L., dove opportunamente i socialisti vengono proponendo un proprio indirizzo di politica sindacale, differenziato da quello finora imposto dai comunisti; dove, cioè, questi ultimi sono stati messi in evidente disagio e dove si è già posto il problema della <<guida >>. Questo è un problema che non si poneva negli anni trascorsi, negli anni del frontismo, quando non si era aperta ancora la concorrenza elettorale fra i due partiti, quando i rapporti politici fra socialisti e comunisti ponevano tutt'al più un problema di condominio e mai più il problema della <<guida»: perchè il diritto alla <<guida» era implicitamente, e talvolta anche esplicitamente, riconosciuto come un diritto del partito leninista e stalinista, del partito più vicino all'Unione Sovietica. Ma oggi, se non altro in sede di C.G.I.!L., questo diritto è venuto in contestazione. E non soltanto per il rapporto Krusciov, e dopo il rapporto Krusciov; non soltanto perchè leninismo, stalinismo e rapporti con l'Unione Sovietica si sono presentati nella loro vera, fosca luce e sono cadute tante tenaci illusioni e sono stati stati divelti tanti radicati miti. Tutto ciò, che appartiene agli ultimi [49] Bibloteca Gi'no Bianco
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