espansione del debito pubblico, stimolò talune industrie con la politica degli armamenti ecc.; e una parte cospicua va attribuita, come è noto, al capitale straniero, sopratutto francese, ma anche inglese svizzero e tedesco. Ma, detto tutto q11esto,non va dimenticato che nel complesso la parte principale rimane pur sempre al capitale nazionale (35 ). Il quale era certo in larga misura capitale mobiliare di antichi negozianti o banchieri che solo più tardi si volgono all'industria. Ma già talune delle attività agricole sulle quali generalmente, come si è detto, riposavano le prime forme del capitalismo cittadino, erano ormai largamente penetrate di elementi capitalistici. Si è già ricordato p. es. che la produzione della seta era in 'buona parte accen... trata nelle filande erette in campagna dai proprietari nel periodo del grande sviluppo delle esportazioni dopo il 1814; e appunto sul giro di affari collegato al commercio della seta - eh' egli calcolava a 40 milioni per le sete e a 30 milioni per i 'bozzoli - il Cavour contava per il successo della sua iniziativa di fondare a Torino una banca di sconto (36 ) (che, dopo varie vicende, si fuse con la Banca di Genova, e insieme con questa divenne, come è noto, il nucleo della Banca Nazionale). Ma sopratutto va tenuto presente che il capitalismo agrario è anch'esso una delle fonti principali di accumu-- . lazione del capitale che più tardi affluirà alle industrie: come ci mostra, ancora una volta, l'esempio del Cavour, fattosi, da capitalista agrario a Leri, ( 35 ) Anche nel possesso di titoli del debito pubblico, che notorjamente furono uno dei settori di più forte partecipazione straniera, i dati calcolabili (approssimativamente) per g]i anni in cui le cifre non sono alterate dall'influenza perturbatrice del corso forzoso, sono i seguenti (in milioni di lire): Proprietà straniere ~ Totale 1861 640 1860 1862 1100 3120 1863 1320 3720 1865 1700 4600 Cfr. G. LuzzATTo, Storia economica dell'età moderna e contemporanea, Parte II, ' L'età contemporanea, 3a ed., Padova, 1955, pp. 378-79. Decisa invece la preminenza del capitale straniero nelle maggiori imprese speculative, p. es. le concessioni ferro-- viarie, dove più netta appariva la superiorita delle grandi banche estere: ma, ovviamente, questo rapporto non può essere generalizzato a indicare la rispettiva partecipazione del capitale straniero e di quello nazionale nella produzione economica. ( 36 ) Cavour ad Emile det la Riie, 15 aprile 1844, in C. CAVOUR, Nouvelles lettres inédites, recullies et publiées avec notes historiques par r\. Bert, Torino, 1889, p. 37. [23] Bibloteca Gino Bianco
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