Nord e Sud - anno III - n. 21 - agosto 1956

fiscali e alla sollecitudine per le autonomie municipali ( 12 ) ( che non sembra corressero allora pericoli più gravi dell'autonomia dei grandi feudali) l'adesione di tanta parte della borghesia alla Riforma e la sua rivolta contro la monarchia assoluta. II In realtà, la storiografia marxista dell'ultimo decennio è stata essenzialmente, come si è detto, storia del Risorgimento e dello Stato unitario. Ed è, questa storiografia, quasi tutta accentrata - con qualche solitaria eccezione che più in là segnaleremo - intorno alla nota tesi del Risorgimento come rivoluzione agraria mancata, che va generalmente sotto , il nome del Gramsci (13 ). È da rilevare peraltro un che di arbitrario e di parzialmente inesatto in questa attribuzione, non tanto per porre una astrat-- ta questione di paternità - chè anzi in tal senso la denominazione può ben essere adoperata, poichè al Gramsci certamente si deve la più profonda e coerente formulazione della tesi -, ma per additare un elemento importante di essa che proprio la sua attribuzione al Gramsci tende a relegare in secondo piano. In effetti, la prima esplicita formulazione della critica alla borghesia risorgimentale per non aver saputo ampliare il moto nazionale in una più integrale rivoluzione democratico-borghese, che mobilitasse anche le masse contadine per il rovesciamento e l'eliminazione dei residui feudali nelle campagne, è apparsa nell'immediato dopoguerra nel ricordato volume del Sereni sul Capitalis1no nelle campagne ( 14 ), composto per di più, come parte di un più ampio lavoro, negli anni immediatamente precedenti allo scoppio della seconda guerra mondiale. Un libro, quello del Sereni, che non ha forse trovato molto favore di giudizi fra gli storici, per certa frettolosità nell'informazione, la mancanza di ricerche originali, l'eccesso della fraseologia marxista, l'errore di alcune tesi come quella sulla politica finanziaria della Destra (a proposito della quale cfr. la critica dello Chabod) (15 ), certo innegabile schematismo, che ( 12 ) Ivi, p. 212. ( 13 ) A. GRAMSCI, Il Risorgimento, 3a ed., Torino, 1950, pp. 69-104, e passim. ( 14 ) E. SERENI, Il capi.talismo nelle campagne (1860-1900), Torino, 1947. ( 15 ) F. CHABon, Storia della politica estera italiana dal 1870 al 1896, voi. I, Le premesse, Bari, 1951, pp. 498-99. [11] Bibloteca Gino Bianco

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