Nord e Sud - anno III - n. 21 - agosto 1956

3) che, a destra, accanto ai <<nostalgici» missini, s 'è formato un largo elettorato monarchico, che ha ormai, dopo q uest'ultima battaglia elettorale, dato la prova che i risultati del 1953 non erano provvisori, come lo erano stati quelli socialdemocratici del 1951. Questa situazione si trova qui riassunta e direi schema tizzata nei risultati delle elezioni comunali del 27 maggio scorso pur con qualche turbamento dovuto a u,na maggiore affluenza di voti alla D.C., determinata dal prestigio personale del suo capolista. Si presentarono infatti tre liste: una democristiana, una delle destre missine e monarchich e e una di sinistra, denominata <<Rinnovamento cittadino >> >e che alline ava comunisti, socialisti e socialdemocratici (sic!). La lotta si è svolta so prattutto tra la lista D.C. e quella di destra, che partivano favorite, mentre la li sta di <<Rinnovamento Cittadino>>, che cercava soltanto un'affermazi one politica, veniva già data perdente in partenza (e questo le è ,probab ilmente costato una lieve perdita di voti). I risultati furono i seguenti: 2004 voti alla Demo-, crazia Cristiana, 1214 alle destre (che pure, a un certo momento, parvero aver acquistato il favore del corpo elettorale), 1000 allo schieramento di sinistra. Il totale dei voti è inferiore a quello delle elezioni provinciali perchè non tutte le schede vennero votate << in testa». Quanto alla maggiore affluenza di suffragi alla lista democristiana, a cu i si è gia accennato, essa si è verificata sia a spese delle destre che delle sinistre. Uno sguardo alle posizioni particolari dei partiti ci dice che quello che procede più spedito e sicuro è il P.C.I., che, pres e le mosse dagli 87 voti del 1946, è arrivato ai 516 del 1953, che è da credere siano ulteriormente aumentati il 27 maggio scorso, poichè ci sono ·buone ragioni per ritenere che la maggior parte di quei 985 voti socialcomunisti nelle provinciali siano di elettori del P.C.I. Questo progresso è tanto più considerevole in quanto le condizioni sociali ed economicl1e di Casoli non sono certo le più propizie per la propaganda comunista, nè c'è stato alcun « notabile» , o professionista che abbia arrecato a quel partito la forza e la copertura del ·proprio ascendente personale. La pro paganda del P.C.I., . esercitata da pochissime persone, è assidua ed efficac e, e non ha certamente finito di raccogliere i suoi frutti, chè anzi e da supporre che il concentrarsi di un rilevante numero di operai nei nuovi cantieri di lavoro le darà • nuovo vigore. Molto diversa è la situazione dell'altro partito di sini stra. I 227 voti (117] Bibloteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==