Nord e Sud - anno III - n. 21 - agosto 1956

tradizionale e una volta fiorente, è in via di estinzione, vinta dalla modernizzazione dei mezzi di trasporto. Del tutto cessate sono poi alcune forme di artigianato importate in tempi relativamente recenti, come quella dei ramai e quella dei tintori (in paese sono molto numerose le famiglie di artigiani e di commercianti immigrate da non più di una o due generazioni). L'artigianato è attualmente il settore di lavoro in maggiore difficoltà. Si tratta indubbiamente di una crisi che non si verifica soltanto a Càsoli; ma, mentre altrove, anche in posti non lontani da questo, l'artigianato ha potuto bene o male sopravvivere, dando luogo a organizzazioni quasi industriali, c.he conservano qualche prospettiva di sviluppo, qui tale possibilità non c'è stata: e artigiani anche valenti sono stati costretti a cambiare mestiere. Coloro che ne hanno avuto la possibilità economica sono diventati ' commercianti e vivono più o meno agiatamente; altri sono riusciti ad ottenere un impiego (il sospirato <<posto», questa istituzione ,provvidenziale per il Mezzogiorno), mentre ai meno fortunati non è rimasto che espatriare, o iscriversi come manovali all'Ufficio del Lavoro. Due anni or sono si bandì un concorso per un posto di custode delle locali carceri mandamentali, con la lauta retribuzione mensile di L. 22.300: i concorrenti che sostennero gli esami furono nove, e tra essi un pasticciere, due sarti, un calzolaio, un barbiere, un meccanico; ma gli aspiranti sarebbero stati anche più numerosi se non fosse stata richiesta, come titolo di ammissione al con- ~orso, la licenza elementare. Questo fatto mi pare che possa illuminare abbastanza chiaramente le condizioni dell'artigianato a Càsoli; ma una ricerca utile si potrebbe condurre presso l'Ufficio del Lavoro, per vedere quanti dei duecento circa operai iscritti (203 nello scorso aprile) che lavorano attualmente all'estero (soprattutto in Belgio e in Australia, ma a,nche in Venezuela, in Nuova Caledonia, in Rhodesia), sono ex-artigiani: il numero sarebbe certo notevole. L'anno scorso grandi sper2nze di veder trasformata l'economia de] paese furono alimentate da una trivellazione condotta dall'A.G.I.P. nell'Agro Casolano; ma il petrolio non venne fuori e le trivelle furono smontate dopo qualche mese di lavoro. Da quest' anno, invece, si sono finalmente iniziate, da parte della A.C.E.A. di Roma, i lavori per la costruzione di un bacino idroelettrico, [108] Bibloteca Gino Bianco

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