coltivato ·prevalentemente a grano; ma nella zona collinare sono diffuse anche le colture dell'ulivo e della vite, mentre nei terreni del fiume sono frequenti gli orti e gli alberi da frutto. I boschi occupano il 6% de ll'intero territorio del comune (408 ettari su 6667). Notevole è il numero de i bovini, allevati però più per la produzione della carne e come animali da lavoro, che non ·per la produzione del latte. La proprietà è molto frazionata (meno, tuttavia, che nei paesi finit imi, la cui economia è molto più povera); per conseguenza la maggio r parte dei fondi sono coltivati direttamente, tutt'al più con scambio di man o d'opera al tempo dei raccolti (l'<<aiuto>>);mentre sempre ,più limitata è la mezzadria, poiché molti preferiscono cercarsi un altro lavoro, o es patriare, anziché dividere con il proprietario i ·proventi di un esiguo appezz amento di terreno; quasi sconosciuto è il bracciantato agricolo. I mezzad ri, poi, sono molto spesso anche proprietari di un piccolo fondo che colti vano in proprio, così che in definitiva si può affermare che non esiste, in Càsoli, un vero e proprio proletariato agricolo, come non esiste, ovviame nte, un proletariato industriale. Il relativo benessere del contadino, e la f ame dj terra che ne deriva, fanno sì che il prezzo della terra sia molto alto, il che ha suggerito a diverse famiglie la speculazione di liquidare co mpletamente la loro ·proprietà in paese, per andare a stabilirsi in altre località, anche lontane, dove hanno potuto acquistare terreni a un prezzo di gran lunga più basso. È questo un fenomeno di emigrazione interna che continua, del resto, oggi, sotto mutati aspetti; una tradizione dei co ntadini casolani, i quali, da circa un cinquantennio, hanno alimentato un flusso migratorio che ha avuto in ,passato carattere di vera e propria colonizzazione e s'è diretto verso paesi meno progrediti della medesima pr ovincia di Chieti, o del Molise, e perfino delle Puglie. Nelle frazioni non esistono che rarissimi negozi di generi di pri ma necessità, per cui tutte le loro spese gli abitanti delle ·campagne d ebbono farle in paese. 1 La domenica è giorno di mercato e per le frazioni collegate con strada camiona·bile è stato istituito da qualche tempo un servizio festivo di autobus. Il commercio perciò è prospero e può contare anche su acquirenti dei comuni limitrofi. Scarso invece è l'artigianato e quasi inesistente l'industria. Una tip ica attività artigianale, che resiste perchè legata strettamente all'agrico ltura e alla zootecnia, è quella dei funai, mentre quella dei carradori, an ch'essa [107] Bibloteca Gino Bianco
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