• visioni di traffico del 1960 si è calcolato, per quanto riguarda il traffico siciliano, un impegno di sipesa di circa 30 miliaridi a carico ,delle FF .SS.: di cui 23.770 milioni per impianti, 3.280 per mezzi di trazione elettrica e 2.500 per una nave traghetto tipo Cariddi. E' un programma questo che non può dirsi certamente eccessivo e che anzi, per taluni aspetti, si presenta perfino non del tutto adeguato al presumibile sviluppo economico avvenire dei trasporti che interessano la Sicilia. Ma proprio per questo, conclude l'A., è necessario che possa essere al più presto realizzato, affinchè non si accumulino delle gravi deficienze nell'apparato dei trasporti ferroviari, che potrebbero pregiudicare il promettente sviluppo al quale si avvia l'economia siciliana. Sempre sulla necessità dell'intensificazione dei trasporti nel Mezzogiorno interviene « Il Globo », nell'editoriale del 12 maggio 1956. Esso rileva in particolare come nel corso dell'ultimo quarantennio la posizione dell'agricoltura nel Mezzogiorno, sul piano nazionale, mentre andava indebolendosi per effetto del mancato sviluppo quantit~tivo della produzione, si sia ulteriormente aggravata per il deprezzamento dei suoi più tipici prodotti. Il fatto poi che il mercato ortofrutticolo del Mezzogiorno è ir1finitamente più disorganizzato e maggiormente gravato di intermediazioni parassitarie di quello del Nord, che l'industria enologica e quella olearia si trovano ancora per una grandissima parte del loro potenziale lavorativo in uno stato di assoluta arretratezza e che, in larga misura, i loro prodotti diventano materia prima per industrie di affinamento situate in altre regioni, po11e in evidenza che la posizione del Mezzogiorno risulta in realtà più debole e che la svalutazione dei suoi prodotti tipici è più grave di quel che sembri. Ecco perchè, ancor più che nelle altre regioni, si presenta, sia in breve che in lungo periodo, la necessità per il Mezzogiorno di sviluppare al massimo le produzioni di pregio in vista di un ampliamento del mercato di consumo nazionale ed europeo. Ma per far ciò sarebbe necessario un deciso sforzo di rinnovamento non solo delle industrie trasformatrici e delle strutture mercantili, ma anche, e principalmente, dei sistemi di trasporto. Molto, infatti, della buona riuscita dei programmi di riequilibrio economico della agricoltura in generale, e dello sviluppo di quella del Mezzogiorno in particolare, è legato al modo in cui si risolverà il problema di trasportare il più rapidamente possibile, e 11elle migliori condizioni qualitative, le merci prodotte sui mercati di consumo sia nazionali che stranieri. A conclusione di tali rilievi l'A. afferma che il rinnovamento dei sistemi di trasporto potrebbe essere raggiunto non solo mediante la intensificazione della rete ferroviaria esistente, ma anche con un potenziamento dei trasporti aerei, che dovrebbero integrare i trasporti terrestri per l'inoltro rapido delle merci ai mercati di consumo, specialmente esteri. M. M. [105] Bibloteca Gino Bianco
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