senso realistico. Gli investimenti ferroviari, a differenza degli iJ1vestimenti in altri settori economici, non alleviano infatti la disoccupazione locale, in , quanto l'attrezzatura tecnica non può essere prodotta sul posto; in secondo luogo, la gestione delle ferrovie è costosa e inelastica; tutto ciò induce alla conclusione che l'incremento della rete ferroviaria possa essere un fattore di sviluppo di una zona arretrata soltanto nel limite in cui sia ragionevolmente prevedibile un aumento ingente di traffico. La previsione di tale incremento è stata affrontata nel 1955 dalle FF.SS. :i•nun'in,dagine di cui ,l'A. illustra criticamente i punti essenziali, sopratutto per la Sicilia e la Calabria. Il problema dei trasporti in queste due regioni presenta una particolare urgenza, dato ,che tanto la Calabria (da Battipaglia) quanto la Sicilia, hanno una linea a semplice binario e sono le regioni nelle quali presumibilmente. si ripercuoterà, prima che nelle altre, l'incremento del traffico in conseguenza dello sviluppo produttivo sia agricolo che industriale del Mezzogiorno. Secondo le previsioni ela.bo,rate dalle FF.SS., per la Sicilia, per il quinquennio 1955-1960, le produzioni agricole risulterebbero in aumento di circa il 70% a1la fine ,del 1960 per le sette voci princi,pali dell'attività a,gricola (cereali e legumi, agrumi, ortaglie, patate, uva, frutta fresca, frutta secca) con incrementi che toccano il 73 % relativamente agli agrumi ed il 220 % per le ortaglie, in confronto al 1954. L'incremento dei prodotti industriali dovrebbe a sua volta raggiungere nel 1960 la misura del 34 %• A tali incrementi nella produzione agraria e industriale e ai probabili aumenti che si verificheranno. nelle merci varie, in correlazione con lo sviluppo industriale dell'Isola e con l'aumento del reddito, dovrebbe corrispondare, seco1ndo i ·calcol1i,,delle FF.~S. un inc:remento ,di carri ferroviari ·del 42%. Se il movimento merci è quello che attrae l'attenzione delle ferrovie in maggiore misura, essendo ad esso più direttamente collegati gli sviluppi produttivi del Mezzogiorno, anche il traffico viaggiatori merita una particolare considerazione, non soltanto per il fatto che anch'esso è destinato ad incrementare e a im,pegnare mezzi ,delle FF.SS., ma per la nota consid·erazio,ne che l'effettuazione di questo traffico assorbe una parte di capacità di movimento di linee ferroviarie ancora maggiore di quella che si potrebbe assegnare ad un corrispondente numero di treni merci. Per quanto riguarda la Sicilia in specie, l'aspetto che più colpisce è il grande incremento che il traffico viaggiatori sta subendo sia nel movimento interno dell'Isola che nelle comunicazioni col continente. Rispetto all'anteguerra, le carrozze traghettate sullo stretto e i viaggiatori passati hanno segnato un aumento del 50 % circa. Più significativo è il fatto che dal 1950, anno nel quale persistevano ancora delle restrizioni, al 1954 il numero delle carrozze traghettate si è quasi raddoppiato; ed è aumentato del 50 % in soli 5 anni il numero dei viaggiatori passati sulle navi traghetto. Per l'esecuzione dell'intero programma predisposto sulla base delle pre- [104] Bibloteca Gino Bianco
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