Nord e Sud - anno III - n. 20 - luglio 1956

nismo. Invero già da tempo si parla di moralizzar e le aste esattoriali (25 ), ma qui ci sembra addiritturia il caso di non dovers i più procedere a conf erimento di esattorie attraverso detto sistema. Se in fatti si volesse vedere, al pari di noi, l'utilità collettiva di attribuire la risco ssione delle imposte ad Enti di Credito, e segnatamente a Casse di Rispa rmio, l'applalto non d.ovrebbe nè potrebbe più avvenire. Mettiamone in ev idenza le ragioni. Come è ,noto l'esattore comunale o consorziale in parziale compenso (il compenso è completato dall'indennita di mora e dalle spese di esecuzione portate dalla tabella dei compensi) dell'opera da l ui prestata e delle spese inerenti la gestione, nonchè dell'obbligo impostogl i dal « non riscosso per riscosso >>, viene retribuito mediante aggio, che è una perc entuale sulle riscossioni eseguite dall'esattore (in altre parole l' aggio è la controprestazione economica per l'attività esplicata dall'esattore ~ beneficio dell'Ente). Questo concetto di corrispettivo potrebbe essere modificato allorquando si venisse nell'ordine di idee di abbinare la concession e della riscossione delle imposte con l'apertura di sportelli bancari concessa ad Enti di Credito o ,a Casse di Risparmio. In questo caso, infatti, il serv izio di riscossione delle imposte costituirebbe un vero e proprio servizio di banca, la quale non dovrebbe più pertanto fare una considerazione economica isolata sui vantaggi e sugli utili derivanti << autonomamente » dalla gestione esattoriale; ma, avendo essa - grazie al servizio di riscossione delle imposte - la p.ossibilita di estendere l'azione creditizia mediante l'apertura di sportelli, dovrebbe logicamente inquadrare l'economia particolare del servizio di riscossione nell'economia generale bancaria. Da ciò dovrebbe conseguire, di norma, u11adiminuzione del costo di riscossione pagato da l contribuente, diminuzione che, a nostro ,avviso, potrebbe essere rilevant e ove il servizio di esazione tributaria venisse affidato a Casse di Risparmio. Le Casse di Risparmio, infatti, sono Enti che non perseguono fini di l ucro e già in particolari altri settori mostrano di indirizzare la loro azione verso la risoluzione di pr.oblemi umani ed economici generali a sfondo so ciale. Bastera qui ricordare l'orientamento che gli Enti in parola seguono nel finanziamento degli enti locali, da cui le Casse di Risparmio ricavano un utile modesto; e altresì ( 25 ) Vedasi: Avv. MoRsIANI - Moralizzare le aste - Rivista <<L'Esattore» - N. 2 - Febbraio 1950 - pag. 29. [93] Bibloteca Gino Bianco '

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