Nord e Sud - anno III - n. 20 - luglio 1956

- che l'insufficienza i·deologicamaggiore che i nuovi quadri del P.S.I. ri·velavano era appunto 1iellaloro 'acriticaaccettazione del leninismo e di tutta la dottrina della dittatura del proletariato che da questa deriva, quando Nord e Sud osservavaciò coglieva un difetto evidente più acutamente degli articolisti dell'Avanti! I difetti, 'dunque, i tarli del reginie che· per 40 a1ini si è edificato nell'Union,eSovietica e che hanno portato con logica implacabile al parossismo di ferocia delle grandi purghe degli anni '30, agli stermini in massa, a quel capolavoro di· corte bizantina che fu il « complotto dei dottori», ai' processi zn Russia e nelle altre der,iocrazie popolari, al despotato personale a~i Stalin: un'analisi del rapporto di Krusciov che voglia essere pertirie1ite e discutere i problemi, e non menare il can per l'aia, · non può cominciare che da questo. L'on. Togliatti, irivece, con uno storicismo aberrante che ·da solo dimostra come ormai le sue «categorie» siano impazzite, l'ha voluto iniziare da una difesa dello stato sovietico, in cui fosse difeso, in fondo,. anche Stalin: e più volte torna nella ,suaintervista il tema che lo stalinis1no, il mito di Stalin erano fatti popolari, che le idee, le impostazioni di Stalin erano diffuse in tutto il popolo. Egli ricorda ciò prima per giustificare che la demoiizione del mito sia sopraggiunta troppo tardi, poi per giustificare quei giudici che nei processi si erano co1idotti come tutti sanno: e per scaricare le cose meno plausibili, accenna a -fior di labbra al soliito Beria. "A,,f a in questa difesa dello stato sovietico, e di Stal'in, Togliatti ,sidiffere11zia solo apparentemente da Krusciov: poichè in realtà anclie il segretario del P.C.U.S. diferide lo stato sovietico, e lo stesso Stalin. Per paradossale che ciò possa sembrare a prinia vista, la stessa"insistenza del famoso rapporto segreto sulla paranoia del vecchio dittatore è una sua difesa, una difesa di lui, cioè, in quanto figura storica, in quanto uomo, che fino agli anni '30 aveva guidato il partito comuriista sovietico alla vittoria ed al socialismo. In Krusciov v'è maggiore rozzez.za; in Togliatti i·nvece un linguaggio e i,11modo di argometitare sofistici nella sostanza ma più rig·orosinella f orma: i concetti ispiratori sono però i medesimi, e non deve ingannare l'accenno alla colpa di cui si sarebbero macchiati gli attuali diri·genti rossi .coi loro elogi sperticati di Stalin. Ma se la rivoluzione russa è 11-n<<blocco»l,o è per il male come per il bene: e i problemi che sono investiti sono oggi quelli di tutta la dottrz'na [6] BiblotecaGino Bianco

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