Nord e Sud - anno III - n. 20 - luglio 1956

della disoccupazione strutturale potranno assicurare le condizioni dell ,a libera circolazione, che non dovrà limitarsi ai prodotti ed ai servizi, ma dovrà estendersi progressivamente ai fattori stessi della produzione: i capitali e gli uomini. A questo modo 1a mano d'opera disoccupata, che è stata finora un peso per certi Paesi, diventerà una risorsa nuova per l'Europa unita. Queste conclusioni di ordine generale non sono mie personali: esse sono la sintesi cui è arrivato il comitato del bilancio di Bruxelles. Conclusioni, come abbiamo visto, anticipate dall'esperienz,a della C.E.C.A., tanto è vero che molto rilevante è stato il contributo che alcuni funzionari del1' Alta Autorità hanno dato ai lavori delle Commissioni. Non mi sembra inutile, anzi, arrivati a questo punto, esporre il mio punto di vista sulle misure che gli esperti di Bruxelles hanno proposto ai Governi (e che ora i Governi dovranno esaminare) per giungere alla realizzazione del mercato comune. Devo precisare che esporrò il mio av - viso solo sulle questioni di fondo, e senza voler far ricadere sulle spalle degli esperti le responsa'bilità per certi aspett:i delle opinioni, da essi formulate, che non incontrano la mia approvazione. A mio modo di vedere, gl i esperti hanno fatto un buon lavoro e ne testimoniano quelle conclusioni di ord,ine generale che ho appena esposto, facendole sostanzialmente mie . Nla certe decisioni sono di carattere politico e possono essere prese soltanto dai Ministri e dai Parlamenti: gli esperti non p.ossono ,che adeguare i loro suggerimenti a quello che sembra essere il clima politico dominante. E vengo al punto. Come abbiamo visto, il mercato comune lo si realizza con due tipi fondamentali di misure: quelle che possono essere chiaramente definite in un ttattato istitu~ivo, perché caratterizzate da un certo automatismo del loro verificarsi, e quelle che invece consistono i11un'azione quotidiana vera e propria che deve essere sv.oltada'lle istitu2;ioni cui è affidata la realizzazione del mercato comune. L'abolizione delle dogane e dei contingenti rientra, per esempio, nel primo tipo di misure. Il trattato istitutivo del mercato comune stabilirà che le tariffe subiranno una diminuzione del, poniamo, 30 % ogni 4 anni, per i primi 8 anni, e del 40 % per gli altri 4 anni, in modo che, in capo a 12 anni, gli ostacoli doganali vengono totalmente a cadere. È chiaro che, quale che sia il particolare criterio 1 con cui venga definito il modo dello scatto tariffario nei riguardi delle differenti merci - e non è questa la [71] Bibloteca Gino Bianco

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