Nord e Sud - anno III - n. 20 - luglio 1956

i quali ultimi egli sembra sintetizzare nell'erronea persuasione dei dirigenti sovietici, prima di ogni altro Stali11, che « ottenuti i primi successi, la costruzione socialista vada avanti da sè, e non tattraverso il gioco di contraddizioni di nuovo tipo, che devono essere risolte nel quadro, della nuova società, dell'azione 'delle masse e del partito che le dirige». E questa fran- • camente è una accusa che Stalin non merita, se è vero, come è vero, che egli teorizzò che i progressi del socialismo potenziavano le contraddizio12i sociali, itiasprivano la lotta di classe e rendevano· più combattivi e irriducibili i nemici del socialismo e del proletariato. La sola volta in cui l'011. Togliatti sembra avvicinarsi alla questione è quando osserva che resta_fermo che il problema centrale è quello della salvaguardia delle caratteristiche democratiche della società socialista e si chiede « come si colleghino le questioni della democrazia politica e di quella eco11-omica,dèlla democrazia i11terna e della funzione dirigente del partito con il funzz·ona1nento de-- niocratico dello Stato ». Ma egli si pone tali· domande solo dopo aver tentato per almeno otto colonne di dimostrare l'eccellenza dello Stato sovietico, e solo per suggerirle conte argomenti di meditazione ai... « com- . . . . pagni sovietici >>. Ora1 se è vero che l'avvento della dittatura fasci.sta e nazista trovava • la sua ragione anche 11elleinsufficienze storico-politiche degli stati· itali.ano e tedesco, deve esser vero anche che l'avvento della dittatura personale di Stalin trova la sua ragione nelle 1:nsuffi.cienze storico-poli'ticfte dello stato sovietico. Se si abbandona 'la mitologia soci·azi·stae si sta ai fatti·, si vede. che alla domanda: come può una società socialista aver prodotto il ptu perfetto esemplare di totalitari·smo moderno?; a tale 'doman,da si può trovare risposta solo analizzando le insuffici·enze di quel regi.me socz·ali:sta. Questo l'ha detto, se pur con· qualche anno di ritardo, lo stesso on. Nenni· quando ha affermato che il processo di destalini·:tzazione << investe al di là dell'uomo il sistema, investe i proble1ni ideologici connes'Si cdla nozione di dittatura del proletariato e alla applicazione che ha avuto in Russia, i·nveste la nozione le11inistaoltre che stali.niana del partito operaz·o,i·nveste le strutture dello stato nato dalla ri·voluzione di ottobre>>.Questa è la ba1zcarotta del marxisnio in quanto ideologia politica della liberazione umana, in quan- . to dottrina dello stato moderno. E quando Nord e Sud osservava, in una inchiesta sul sociali'snio nel Mezzogiorno, su cui qualche articoli.sta dell' ... ~vanti! ha ritenuto di dover mostrare u1i compunto e radicale dissenso, [S] BiblotecaGino Bianco

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