Nord e Sud - anno III - n. 20 - luglio 1956

. gli sfugge da tutte le parti e accumulare le .contraddizioni, i sofismi, i difetti di omissione, le tautologie, le finte disi'nvolturej gli errori, i consapevoli travisamenti della verità di oggi e di' quella di ieri; quando si vede ciò, si può essere indotti a chiedersi se vale ancora la pena di fermarsi su un documento di questo genere la cui inconsùtenza è superata solo dalla povertà morale che lo ispira. Ma dopotutto la persona e la vicenda dell'intervistato è cosa troppo inferiore al problema perchè ci si possa lasciare distrarre da essa: il problema ·resta ed è di esso che giova occuparsi, cercando di passare le corti rie fumo ge1ie co1i cui l' on. Togliatti l'ha ricoperto così nella risposta a Nuovi Argomenti come tiella successiva relazione al Comitato Centrale del P.C.I. che nulla ha aggiunto di nuovo da questo punto di vista. Il discorso segreto di Krusciov era dominato da una contraddizione fondamentale, o almeno da un salto logico che toglieva ogni serietà alla sua impostazione: poichè il segretario generale del P.C.U.S. afjermava che la mostruosa crudeltà di Stalin, il regime di terrore organizzato, fe vio-t lazz'oni della legalità socicdista, la dittatura personale, insomma., .erano cominciate a un dipresso quando i nemici della rivoluzione erano stati già sconfitti e ridotti nell' ini possibilità di nuocere, quando l' edificazìot2e della società socialista aveva già avuto trionfale inizio. Innanzi a ciò è imposs/- bile non porsi una domanda: se è vero che la società socialista è la più perfetta del mondo, come può avere essa consentito una così mostruosa dittatitra? e che valore hantio più tutte le teorie marxisti 1 che sulle strutture prof onde della società se basta il folle capriccio di un uomo a scuoterle e a metterle in pericolo? IJa tesi della follia gratuita 'di Stalin può riuscire utile pram1natica1nente agli attuali dirigenti dell'Unione Sovietica, e non è detto che non ci sarà dato di assistere ad un trasferimento del corp,o dz1 Stali11 dal mausoleo, ad un esame medico dei suoi resti. È certo però che essa distrugge dalle fo1zdamenta la teoria marxistica. Lo stesso Tog.Ziatti se rie re11deconto quando osserva che a questo modo si resta << fuori dal criterio dz giudizio che è proprio del marxismo >> e non si vedono « i problemi veriJ che sono del niodo e del perchè la società sovietica potè giu11gere e giunse a· certe forme di allonta11amento dalla via democratica e dalla legalità che si era tracciata, e persino di degenerazione». Ma itl verità l'on. Togliatti rion va oltre qiteste ovvie proposizioni e si limita. ad osservare che gli errori pratici derivano da errori di priricipio, [4] BiblotecaGino Bianco

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