Nord e Sud - anno III - n. 20 - luglio 1956

Editoriale Co.mmentando il discorso dell'o11. Togliatti al Comitato Centrale del l\C.I. del marzo scorso, Nord e Sud osservò che nelle sue parole v'era qualcosa di patetico. Le risposte che 'lo stesso on. Togliatti ha dato etile do1J1a11dedi Nuovi Argomenti ( cfr. Li'Unità, 17 giugno), non possono 11or1apparire, in,vece, un documento di proterva impudetzza. Il dilemma è molto semplice: o l'on. Togliatti conosceva, così come li denurzciavano tutti i demo.cratici occidentali, gli r atroci criniini di· Stali11 e dei suoi compagni e soci, e in questo caso sarebbe egli .,stesso, almeno moralmente, corresponsabile di quei crim,ini; ovvero egli ignorava tutto e lasciava ignorare tutto a molti milioni di liberi' cittadini itali.ani, che egli· e i suoi a1nici ubriacavano con la loro ,propaganda, e in questo caso sarebbe soltanto un servo assai'poco intelligente e perspicace. Nell'u1i caso come nei/- l'altro, complice morale di criminali o servo sciocco, l'on. Togliatti avrebbe dovuto tacere, abbandonare ad altri la direzione di un partito che aveva comu.nque tenuta così male, andarsene i·nsomma; magari nell'Unione Sovietica, a studiare da vicino quella -- situazi·one su cui ieri come oggi trinciava giudizi o senza co1ioscerla o mentendo. Certo quando si legge che << il sistema sovietico è... molto pi·ù democratico e progredito di qualunque sistema democratico tradizional,e >>,. si stenta a credere di aver letto bene: poichè quel sistema « molto più· democratico e progredito» ha prodotto, dopo tutto, una tra le più efferate dittature della storia, laddove i sistemi tradizionali ( quel~o degli Stati' Uniti; o dell'Inghilterra ad esempio) hanno sempre conosciuto la libertà politica .. E quando si vede il segretario generale del P.C.I. i·rretito nelle maglie del suo storicismo f ako e stento tentare di tenere insieme una materia che [3] BiblotecaGino Bianco

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