Negli ultimi tempi un certo fermento di protesta per la JJOlitica francese in Africa del N or,d ha provocato irruzioni nel campo da parte della polizia, ha portato ad un traffico di arn1i, determina ininterrottamente disordini. Costretti a convivere con gli algerini, gli italiani subiscono le conseguenze della diffidenza delle aziende verso i nordafricani, che, spesso, si assentano dal lavoro e, un poco per volta, ritornano nel proprio paese. Venerdì 11 maggio venne distribuita la paga di una « quindicina » di lavoro. I minatori italiani e algerini rimasero stupefatti: d'un colpo erano state trattenute quasi tutte le rate dovute per acquisti di oggetti o per vestiario. Delle somme attese, non si riscosse che la terza 1:.>arte.L'episodio si verificava per la terza volta. Quindici giorni prima le aziende avevano trattenuto rate anticipate per gli alloggi e, ancora prin1a, avevano trovato modo di fare altre trattenute. Le azien,de i,nten,devano con questo sistema mettersi al sicuro da improvvise 1)artenzr degli algerini cl1e, abbando:nando il lavoro senza preavviso, portano via con loro gli trumenti del lavoro e le cose acquistate a rate negli spacci aziendali. Inoltre, rendendo meno consistenti le buste-paga, le aziende di toglievano 1nolti a1lgerini dal partire: ed era quello u,n momento, in cui' ,circolava voce cl1e 1nolti nordafricani, ris:cossa la paga, se ne sareb1 bero andati. Si temeva una partenza in massa, il che avrebbe rallentato fortemente il ritmo di produzione nelle 111iniere. Questa piccola astuzia delle aziende venne u ata ·olo per gli, algerini e gli italiani. Forse non giustificabile, 1na spiegabile per gli algerini, e sa non aveva alcun senso per i nostri connazionali,. L'animosita e istente tira ittaliani e algerini cominciò ad e plodere in tafferugli, in risse, in scontri a colpi di bastone. Andarono infrante nun1ero ·e vetri11e di negozi e i villaggi della zona furono turbati, quel venerd1 era, dai prin1i. disordini. Gli italiani accusavano gli algerini di provocare la diffidenza delle aziende. Gli algerini so tenevano cl1e le 111isureprese nei confronti degli italiani avevano un sen o percl1è i erano , eri fica ti, tra i no tri connazionali, casi di im,provvi e partenze, anche per l'Àt\.lgeria,111anelle file della Legione Straniera. In ogni ca o, il sabato n1attina n1olti italiani preannunciarono alle direzioni delle aziende che e i non aYrebbero rinnovato il contratto che stava per scadere. Qui1ndici di e si diedero itnmediatamente le din1issioni, rinunciando ad ogni inden11ità, e presero quel gi·o1rno stes o il treno per far ritorno ai borghi della Sicilia. Undici, infine, i arruolarono . eduta stante nella Legione Strainiera. Di questi si è poi saputo che cinque, giu11ti a N[arsiglia, han mutato avvjso. l\1a gli altri sei, arruolati fulmineamente, partirono lunedì mattina da lVIarsiglia, destinazione Algeria. Era, questa, per gli algerini, una conferma eloquente delle accuse che essi muovevano agli italiani, ininterrottamente tentati di correre l'avventura ,della Legione Straniera che combatte contro gli algerini. E lunedì sera ci fu [45] BiblotecaGino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==