Nord e Sud - anno III - n. 20 - luglio 1956

I Problemi educativi e mentalità marxistica di Guido Calogero In un articolo di qualche mese fa avevo promesso a Mario Alicata che 1vrei cercato di spiegargli meglio per quali motivi io 1creda che il modo di ragionare degli intellettuali 1narxisti italiani sia una tipica mescolanza di cose plausibili e di storture, e che sarebbe ormai l'ora si sforzassero di liberare le prime dalle seconde. Purtroppo ho dovuto ri11viare di settimana in settimana il 1nante11imento della promessa, anche perchè l'assunto non era di quelli che si esaurissero con un breve discorso. Ma adesso mi pare che si presenti un'occasione opportuna. N-el fascicolo di Società dello scorso aprile (pp. 386-404) Cesare Cases ha indirizzato ai direttori della rivista una lunghissi1na lettera, intitolata La scuola, Socrate e << Lascia o raddoppia», la quale è tutta un'appassionata filippica contro quelle che egli ritiene essere le mie idee in tema di riforma della scuola. Il Cases, che è un giovane studioso di tedesco, è senza dubbio una persona intelligente. Sa scrivere, -manifesta per il suo argomento un interesse che ha tutta l'aria di essere. sincero e ,profondo, e non di rado dice anche cose ragionevoli. Tanto più interessante mi sembra quindi constatare, attraverso un certo numero di saggi d'interpretazione del suo testo, come le osservazioni plausibili che alcune volte gli detta il buon senso siano poi quas,i sempre deformate da quella che chiamerei la sua <<mentalità di gruppo>> (intendendo per ciò l'orientamento spirituale 1 più o meno tipico di quegli intellettuali che in Italia si definiscono <<marxisti», contrapponendo con ciò se stessi agli intellettuali « borghesi >)>. Che in questo caso la cavia sia di buona qualità, renderà, spero, più interessante la notomizzazione, la quale altrimenti potrebbe rischiare di riuscir noiosa. Nella prima parte di questo articolo analizzerò dunque certi brani dello [21] Bibloteca Gino Bianco •

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