Nord e Sud - anno III - n. 20 - luglio 1956

• e i suoi motivi cristianeggianti, non va confusa con la posizione socialdemocratica, formula gradualistica di adattamento del marxismo ~Ile s.ocietà liberali e al regime parlamentare; e sappiamo che a segnare un netto confine fra laburismo e leninismo stanno l'ispirazione decisamente empiristica del primo e quella fortemente dialettica del secondo. Ci guarderemmo però altrettanto bene dall'assegnare (come fa il Chiarugi) alla dialettica leninistica un significato più liberale che all'·empirismo laburistico. Meno che mai poi vedremmo nei motivi storicistici del leninismo la sua legittimazione liberale, chè, a •nostro avviso, è veramente troppo arbitrario l'identifieiare in ogni storicismo una corrente liberale: basterà ricordare quanto deteriore storicismo concorresse a formare l'impalcatura ideologica di movimenti reazionari moderni come il fascismo e il nazismo. Pertanto il salto compiuto dai quadri azionisti, che, entrati nel P.S.I. con esigenze liber,al-socialiste, abbracciarono poi con Morandi una linea di .ortodossia leninista, non trova davvero quelle spiegazioni che il Chiarugi crede di addurre. Queste delle quali abbiamo fin ora parlato sono state le sole recensioni che in merito al ,nostro lavoro abbiano avanzato riserve più o meno sostanziali. Altre concordano in linea di massima con noi e hanno avanzato riserve di carattere puramente marginale o comunque rientr.anti nell'ordine di giudizi soggettivi. Così Aldo Garosci, che sull'Espresso del 1 aprile u. s. ha scritto una nota breve, ma in cui riassumeva con perspicacia ed esattezza i risultati 1aiquali noi eravamo giunti, si dichiara alquanto meno ottimista di noi nel credere alla vitalità del P.S.I.. Così anche un editorialista di Mondo economico (31 marzo u. s.) crede di riscontrare nell'inchiesta una sopravvalutazione dell' << importanza ,che nelle elezioni ha, per quanto concerne il P.S.I., il fattore " partito " ». Diverso discorso meritano invece il Messaggero (1 aprile u. s.) e Il resto del Carlino (27 aprile u. s.) che si sono in sostanza limitati a sunteggiare più o meno ampiamente l'inchiesta; ma ci sembrano poi averne presentato i risultati in una luce idonea più che altro ,a corroborare le loro proprie tesi politiche, nella fattispecie contrarie all'apertura a sinistra. Con ciò - allo stesso modo di Chiarugi su Nuova Repubblica e, per la verità, [17] Bibloteca Gino Bianco

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