Nord e Sud - anno III - n. 20 - luglio 1956

' tutto, una tale obiezione ci sembra peccare di ingenuità. Dove mai fisseremo il limite distintivo fra la storia di un'istituzione o di un movimento e quella degli uomini che l'hanno incarnata? E che altro mai conosce la storia se non azioni e passioni di uomini che riassumono e intrepretano azioni e passioni di altri uomini? Non comprendiamo poi perchè il Valori si scandalizzi tanto per la importanza, da noi sottolineata del contributo di opere e di pensiero che al P.S.I. apportarono i quadri di provenienza azionistica; e voglia nientemeno vedere in ciò uno << scopertissimo tentativo di creare divisioni dallo esterno>>. In realtà, ponendo in risalto il contributo azionistico, lungi d,al proporci i ridicoli e tenebrosi fini imputatici dal Valori, avevamo voluto segnalare quale fermento avesse rappresentato nel 1947, sul tr.onco inaridito del socialismo tradizionale, la complessa problematica degli uomini del P.d.A .. Attraverso costoro, infatti, si era espressa l'esigenza di operare nella società italiana la difficile sutura fra socialismo e liberalismo; così c<?me,attraverso l'opera del gruppo di << Ordine Nuovo» si era espressa l'esigenza di operare, in questa stessa società, una mediazione fra il socialismo tradjzionale e le nuove esperienze sovietiche. E ci eravamo anche rammaricati che, in sostanza, nella vita del P.S.I. in questi anni, il primo di questi due tentativi si fosse risolto in abdicazione a favore del secondo, con l'accettazione della linea morandiana, che significav,a appunto impli- . .cita rinunzia al proprio sviluppo. * * * Un'ampia recensione della nostra inchiesta è comparsa - su Nuova Repubblica del 25 marzo u. s. - a cura di Giulio Chiarugi. A molte osservazioni del Chiarugi abbiamo dato implicita risposta con quanto sopra abbiamo detto specialmente circa il significato dell'opera di Morandi; a molte altre non è questa la sede per rispondere, in quanto esse, pur prendendo spunto dall'inchiesta, si allargano poi in un più ampio e diverso discorso. Una precisazione a parte merita, tuttavia, la questione d,al Chiarugi sollevata .circa i rapp.orti fra laburismo e leninismo. Sappiamo bene (e ne conveniamo col Chiarugi che su questo punto ha certo frainteso la natura di semplice riferimento che i due termini -avevano nel nostro contesto) che la posizione laburistica, con le sue basi sindacali [16] BiblotecaGino Bianco

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