sa dopo la Riforma) è proprio qui: non nel negare o sopprimere la libertà dei privati, bensì col creare intorno alla scuola pubblica un clima di altissimo prestigio, col dotarla di una perfetta attrezzatura, di un'organizzazione e articolazione adeguate ai bisogni di oggi, di insegnanti selezionati, ben remunerati (sì da attirare gli elementi migliori alla carriera dell'insegnamento), incoraggiati nello sforzo quotidiano di migliorare metodi e programmi. Così la scuola pubblica sarà il modello con cui dovranno misurarsi necessariamente gli istituti privati: e dalla concorrenza ne trarrà beneficio la scuola senza agge~tivi. Oggi, purtroppo, la realtà è ben diversa. Tra le appendici, segnaliamo le Proposte per una riforma della scuola dell'obbligo ( che espongono particolareggiatamente ciò che poi Alicata ha sintetizzato in alcune pagin·e della sua relazione); e lo scritto di Maria Venturini, accurato esame delle insuffu:ienze degli attuali Istituti Magistrali. ROBERTO BERARDI • Nei numeri di agosto e settembre di Nord e Sud pu1bblichere1110 rispettivamente la prima e la seconda parte di un articolo di Rosario Romeo, su « La storiografia politica marxista » in Italia nell'ultimo decennio. Dir. Resp.s F. Compagna • Segr. Redaz.t N. Ajello • Stampai Archetipografia di Milano S. P• a . • Viale Umbria, 5-i Spedizione in abbonamento postale, Groppo III • Pubblicazione autorizzata • Printed io Italy • Tutti i diritti di proprietà letteraria e• artistica riserTati • I manoscritti aoehe se non pubblicati non si restituiscono. Bibloteca Gino Bianco
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