Nord e Sud - anno III - n. 20 - luglio 1956

MARCO BASILE: Gli ultimi borboni·ci, Editori Riuniti, Roma, 1956. Questo secondo volume, edito recentemente dagli Editori Riuniti, molto più che una scarna raccolta di fatti e di documenti può definirsi un libro <<di atmosfera >>. E la ragione di ciò è intuitiva: tutti i principali ,motivi ed eventi sui quali si è fondata la polemica giornalistica e politica delle sinistre negli ultimi quattro o cinque anni, tutti gli slogans antigovernativi e le allusioni scandalistiche, le verità e le menzogne, gli sdegni legittimi e le agitazioni <<a comando », le denunzie documentate e le speculazioni, le fotografie <<eloquenti » ed i montaggi tendenziosi, i reportages obiettivi e i racconti romanzati che, in epoca recente, sono stati elaborati dalla stampa comunista o .filocomunista ( dall'Unità al Paese-sera) vi si trovano condensati ed ordinati sotto vari titoli che ne rispecchiano in sintesi i caratteri particolari: variazioni sul tema della discriminazione e della corruzione ' che sarebbero le due note dominanti della classe dirigente del nostro Paese. A cominciare dall'episodio Giuliano attraverso il caso Montesi e fino alla caduta del governo Scelba, gli spunti non mancavano di certo per la composizione di un libello destinato a produrre uno choc nel lettore che fosse anche solo superficialmente animato da una genuina sensibilità per i problemi della libertà politica, della correttezza amministrativa, del vivere civile e democratico. Ed infatti queste pagine spirano da ogni riga un'ansia libertaria ed un epidermico rivendicazionismo, non privi, per il lettore medio, di un certo vigore demagogico, che si ritrova anche nel tenore dei titoli, tutti orecchiabili e ripetibili a mo' di formule protestarie contro la cricca dirigente: J padroni siamo noi, Mac Carthy in ltali:a, Il reato di essere sùidaco, C0112esi ruba il voto, Gli ered1:di Bava Beccaris. Il contenuto dei vari capitoli è, in sostanza, l'esposizione di centinaia e centinaia di <<momenti» di un'Italia minore ' aneddoti, d·eposizioni, lettere, documenti, manifesti, esposti, articoli, dichiarazioni, confessioni, attraverso i quali ·viene rico• struita la storia di quello che l'autore non . esita a presentare come il periodo più oscuro del nostro dopoguerra, quello in cui « la libertà è diventata una pura illusione » ed <<il mostruoso fenomeno della discriminazione eretta a sistema di governo ha inciso profondamente nelle carni della nazione»; il periodo in cui, insomma, <<la separazione tra lo Stato e il cittadino » si è fatta più netta e dolorosa. Non riteniamo . nostro compito avvalorare o smentire i fattiqui esposti e commentati, della veridicità di molti dei quali non abbiamo ragione alcuna di dubitare; quello che mette conto notare, sul piano critico, è invece il particolare contesto in cui essi vengono presentati al lettore. In tal senso parlavamo di libro <<di atmosfera », intendendo riferirci, con questo termine, a quel tanto di cattivo giornalismo che viene ad accompagnare l'esposizione dei vari esempi di corruzione e di malgoverno, quel senso di imbonitura e di ingenuo <<vittimismo », tipico di certa propaganda di sinistra, che non [121] Bibloteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==