Nord e Sud - anno III - n. 20 - luglio 1956

za ossa ». Il problema della autostrada è di attualità In questi giorni si è proceduto appunto alla posa della << prima pietra » per quella che con retorica tutta nostrana si è convenuto chiamare << autostrada del sole». Su questo problema delle autostrade, Prime p1:etre afferrna che è questione di << reclamare maggiori stanziamenti ». Noi invece siamo francamente perplessi sugli stanziamenti già deliberati: e lo siamo per quel tale argomento delle pri·orità, che è il fondamento di una politica democratica dei lavori pubblici, non meno che come meridionalisti. Rientra << l'autostrada del sole>> fra le priorità cui dar corso in questo prossimo decennio? Ed è proprio di grandissimo giovamento all'integrazione fra il Nord e il Sud (che comincia dopo Napoli, e che non ha ancora bisogno d autostrade), come si afferma da parte ufficiosa? In ogni caso giova ricordare quanto ha sostenuto in merito alle autostrade Gaetano Salvemini ( Scritti sulla questione meri.dionale, Einaudi, Torino, 1955, pag. 642): << domandare che le autostrade settentrionali siano costruite non dal governo centrale a spese di tutti·, cioè anche dai meridionali, ma a proprie spese dalle province o consorzi di province settentrionali che ne sentano il bisogno». Altro che << reclamare maggiori stanziamenti » ! Questo sarebbe aggravare ciò che Salvemini già denunciava negli stanziamenti deliberati: che << il governo centrale, attribuendosi funzioni che dovrebbero rimanere ai governi locali, pompa imposte dal Nord e dal Sud e ne spende il frutto prevalentemente nel Nord ». Ultimo confronto cui dovremmo rinviare il lettore di Pri·me pi·etre riguarda la Cassa per il Mezzogiorno. Si legga il • caritolo dedicato dal Montagnani alla Cassa: c'è qualche osservazione molto pertinente sul rapporto fra spesa ordinaria e spesa straordinaria e fra i vari settori di intervento (tratta da un articolo del Chiaromonte su Cronache n1-eri"d1:onali); ma se si confronta il tutto al libro del Pedoia - C'è qualcosa sotto il sole del Mezzogiorno - di qualche anno fa, non si può fare a meno di considerare che la lettura dell'uno, il volume del Pedoia, è assai stuccosa per il conferin1ento governativo che lo ispira; e che la lettura dell'altro, il capitolo del Montagnani, è altrettanto stuccosa, perchè lo ispira un altro conformisn10, il conformismo dell'opposizione. · A parte dunque il valore per così dire partitico di questo pamphlet (per dare cioè vivacità e per fornire argomenti alle conferenze rionali e ai comizi elettorali del P.C.I.), si può dire che il conformismo dell'opposizione, appunto, come per tutta la collana, ne costituisca l'invalicabile limite. FRANCESCO COMPAGNA [120] BiblotecaGino Bianco

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