Nord e Sud - anno III - n. 20 - luglio 1956

Se queste, tuttavia, fur.ono le condizioni per le quali si continuò nel ,dopog11erranella esperienza frontista la precedente solidarietà antifascista del P.S.I.U.P. e del P.C.I., il 18 aprile del 1948 e il correlativo avvio della politica di riforme posero in crisi il frontismo che Morandi definì << semplicemente ... portato dalle circostanze» e che aveva caratterizzato l'immediato dopoguerra. Si ebbe allora nel P.S.I. la breve e tormentata esperienza della direzione centrista, che, nata sostanzialmente da uno stato d'animo di delusione e di risentimento post-elettorale, rimase poi circoscritta sempre da questo limite iniziale; e come mancò alla seria impostazione di una concreta linea politica nuova, così trascinò stancamente la prassi unitaria degli anni precedenti, e permise alla nuova sinistra che si andò r,adunando intorno a Morandi il ripensamento e l'approfondimento della posizione unitaria. E siamo con ciò ad un altro dei temi centr,ali prop.ostici da questi nostri recensori: la figura e l'opera di Rodolfo Morandi, che della nuova sinistra fu il capo morale e fu insieme l'iniziatore di una vera e propria seconda fase del frontismo. -· Sia Petriccione che Valori ci hanno mosso il rimprovero di esserci lasciati sfuggire particolarmente proprio l'originalità e la validità dei criteri che con Morandi vennero a reggere l'organizzazione e la p.olitica del P.S.I. · Ora è vero, come dice il Petriccione, che « solo tuff,andosi nelle lotte di .ogni giorno, tenendosi a contatto delle esigenze popolari, poteva il P.S.I. trovare giustificazione della propria esistenza quale partito delle classi lavoratrici >>; ed è anche accettabile l'asserzione del Vlalori che altro è « frontismo» ed altro è << azione di massa» e che << nel '48 il P.S.I. fece una politica frontista ma non impostò la propria lotta sull'azione di massa; (lad- -dove)oggi il suo sforzo organizzativo è fondato sull'azione di massa, mentre non fa un'azione frontista ». Senonchè, è pur vero che da nessuna impostazione organizzativa esula mai un significato politico; così come è I pur vero che ·ogni politica ha la sua articolazione organizzativ1 a. E se va data per scontata la necessità per un partito operaio di mantenere il contatto con le aspirazioni delle masse, ciò non signifìCiapoi ·che esso non .abbia il dovere di tradurre quelle aspirazioni in una definita e concreta linea politica. Ma, app,unto, nelle lotte di massa la presenza socialista si è .-risoltain elemento materiale che rimandava sul terreno ideologico e politico alla linea (questa, sì, definita e concreta) v,ol~aa volta adottata dal P.C.I..· L'altro grande ruolo giocato da Morandi fu, infatti - accanto [10] Bibloteca Gino Bianco

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