Nord e Sud - anno III - n. 20 - luglio 1956

\ Fiat in u11, colpo solo 700 milioni per l'a.cquisto di 130 autobusi.'), c'è solo da dire che ogni tanto fa biton sangue leggere di coSiiiffatte amenità. · Affettuosamente, tuo ROSARIO ROMEO Rin1andiamo anzituttOi l'amico Romeo alla lettura della nota di tv1ario Unnia (piemontese ,di ,Cuneo,), che si trova in questo stesso numero della rivista e denuncia l'atteggiamento ·del M.A.R.P.: dal 1 la situazione che Rimanelli (molisano di Campo 1 bas1s0) ha descritto nel reporrtage sui cc meridionali a ì'orino » è S'CatL1ritog, ià un fatto politico locale co~ne quello di una lista di can,didati cl1e, al grido « fuori Napoli da Torino», hanno, ra,ccoltoJ fra coloro « i cui 1nomi finiscono in ' ero' (Ferrero, Cannonero, ecc.) o i Pautasso, o i Chivasso, o i Marengo », ben 32.000 voti. E ora si parla a Torino di un assessorato all'emigrazio:ne, che potrebbe anche essere animato dello spìritù che Romeo raccomanda, ma ah1 imè! sarà forse animato dello spiri 1to che ha dato ·orrigine al M.A.R.P.; senza contare che dopo questa carnpagna elettorale si troveranno più numerose e più eccitate signore Magda Baccardo, che s,crivono ai collaborato 1ri della S'tampa lettere frementi di indignazione, e ispirate da una vera e propria mania di persecuzione, contro i meridio,nali. Non a1 bbiamo avallato « gli stdlti pregiudizi antimeridionali e antimeri 1dionalisti che circolano, nei ·settori 1più ottusi, e meno infonmati dell'opinio,ne pubblica». Da tempo conduciamo la campagna per l'abro,gazione ·delle leggi antimmigratorie e, nell'articolo di cui si parla, noi abbiamo voluto descrivere ,la situazione quale era. Rimar1el 1 li ha redatto un reportage che non nascondeva la gravità dei problemi, il malessere ch,e ne poteva derivare ai torine&i, le responsabilità, e le spese, ,che ne derivavan·o1 al Comu,ne. Ha preso le mos,se dalla lettera che una certa signora Magda Boiccardo aveva scritto a me, in seguito a un mio articolo pubblicato sul1a Stampa, ha analizzato i dati ,del1 l'immigrazione, ha descritto « l'avventura in città» dell'emigrante clandestino; e quanto ai « meridionali che si distinguono come i negri in una società di bianchi », egli, nel citare la frase testuale, d'i uno di quei torinesi da lui intervistati, il cui co,gnome magari fìn!isce in « ero » o in « asso », e che poi ad1 ducono ,co1ntro l'immigrazione l'ameno motivo che il Piemonte è la regione che più ci ha rimesso ·con l'Unità, a1ddita un ti,po nazionale. Questo to,rinese, infatti, avrà votato: certamente p.er il M.A.R.P., ma, se fosse stato nap·oletano, no1n c'è dubbio che avrebbe votato per Lauro; un tipo nazionale ,che è detestabile, e tale si rivela anche dal reportage di Rimanelli, anche se questo vuole rimanere nei lim,i,ti della descrizione obiettiva che no,n anticipa i com1nenti., Resta l'obiezione d'i Romeo sulle « posizioni» di Gramsci. Naturalmente condivi1diamo l'obiezione. Non ci sembra però che Rimanelli « fa [116] Bibloteca Gino Bianco

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