' presa alcuna iniziativa contro l'esercito, che essi cercheranno con ogni mezzo di sciogliere e di congedare, evitando spargimento di sangue. Al tempo stesso, hanno proposto al generale Berardi di allev-iare la situazione critica della Sicilia, con un'amnistia generale dei gio·vani che hanno aderito all'E.V.I.S., abbandonando solo i criminali comuini - Giuliano e gli altri - contro cui continuerà l'azione della p,o,Iizia. I capi separatisti •daranno al movimento un sapore 1nonarchico, garantendo che tutti -i loro adere,nti si impegneranno nella propaganda per la causa monarchica. Il generale Berardi ha dato il suo pieno appo,ggio a tali proposte, assicurando che non sarebbe stata presa nessuna iniziativa contro le forze separatiste ». Il generale Branca continuava denunciando le ambi~ioni politiche del generale Berardi, e di un altro generale comandante di brigata a Catania, che egli accusava di collaborazione coi capi s.eparatisti. Denunziava anche il capo onorario della mafia siciliana, Carlo Vizzini (1 ) il quale voleva reclutare a scopi politici reazionari tutti gli elementi << scontenti >> dell'isola. Nel '46 si verificarono continui scontri tra Giuliano e i carabinieri nella zona di Montelepre: gli uomini di Giuliano portavano le uniformi e le bandiere dei separatisti. Cominciò allora a formarsi la leggenda di Giuliano, bandito feroce ma cavalleresco, amico dei poveri e dei bambini. tJn gior11ale americano, il Time, citò la preghiera serale di un bambino ) a Roma: « Dio benedica mio padre e mia madre e salvi Giuliano dalla polizia>>. D'altra parte la crudeltà di Giuliano si esercitava su ogni sorta di gente. Ricorderemo, ad esempio, l'uccisione a sangue freddo di un ragazzo ,diciassettenne che era stato suo amico. I carabinieri avevano cominciato a servirsi di spie, a Montelepre. Quando Giuliano le scopriva, ne faceva giustizia sommaria. La vittima doveva dir prima le sue ,preghiere, poi la fucilazione era preceduta da queste parole: << Io, Giuliano, ti uccido in nome di Dio e della Sicilia>>. Sul corpo del giustiziato veniva messa una scritta: « così Giuliano tratterà tutti coloro che fanno la spia contro di lui» oppure: « così muoiono i traditori di Giuliano>>. Non staremo qui a riferire i singoli episodi della lotta tra Giuliano e i carabinieri. La banda si accresceva continuamente di uomini, stretto ( 1 ) Su di lui e sulla mafia in genere rimandian10 alla Antologia della mafia di C. GuARINo, in Nord e Sud n. 12, novembre 1955. [94] Bibloteca Gino Bianco
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