Nord e Sud - anno III - n. 19 - giugno 1956

IN CORSIVO QUESTA RUBRICA HA SEMPRE DEDIC.14TO UNA P.t4RTICOLARE ATTENZIONE ALLE COSE E AGLI UOMINI DI NAPOLI. Questo a ragion veduta: Napoli è la grande nialata del Mezzogiorno e dell'Italia7 la più disgregata società cittadina del nostro paese, la realtà più contraddittoria, non solo nei co1ifroriti dell'anda1nento politico nazionale, ma anche di quello meridionale. Perciò noi, che cerchiamo di commentare sistematicamente la situazione politica italiana da una prospettiva meridionale, e questa cerchiamo di chiarire e di illustrare, abbiamo senipre dato rilievo anche a particolari della sititazione napoletaria che ad alcurii han, potuto sembrare accessori; e invece testinioniavano già di una crisi civile che ha ass·unto ora, alle elezioni comunali, le sue più, appariscenti e allarnianti manifestazioni. Non è più il caso di parlare, come altre volte, di sanfedismo. Noi siamo ora in presenza di una insitrrezione che non. esitiamo a definire separatista. Beniriteso è uria insurrezione che si svolge con le schede; ed è un separatis1no velleitario e pri1nitivo, inconsapevole. Ma è certo che, a voler dare un giudizio sul voto che ha riportato plebiscitariamente Lauro a Palazzo S. Giacomo, si trova da itn lato il più spregiudicato e irresponsabile dilettante della cosa pubblica, un demagogo plebeo e levantino che è disposto a coltivare intensivamente i più bassi istinti delle masse, una incarnazione nostrana del protagonista di " tutti gli itoniini del re"; e dall'altro lato, coltivato intensivamente, appu,nto, un a1itico co1nplesso d'inferiorità e di persecuzione del popolo e di parte della borghesia napoletana. Ai quali, ci faceva osservare qualcuno, si può dare a bere disinvoltamente che una industria metalmeccanica impiantata a Napoli, poniamo, dagli Etruschi, fu asportata e trapiantata, a Roma o a Jvlilano, ad1 opet'a 7 poniamo, di Scipione 0 1 Giulio Cesare. E cosa hanno mai affermato i vari retori della napoletanità, Scarfoglio, Porzio, Labriola, ecc., se non che Napoli era uniiliata, che Napoli era sacrificata, che Napoli era l'oggetto di una congiura tenebrosa di tutte le altre città italiane? E ora Lauro, questa faccenda della congiura, l'ha estesa fino a farla aleggiare [85] · BiblotecaG"noBianco

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