Nord e Sud - anno III - n. 19 - giugno 1956

ricercatori, appoggiati all'Istituto di Geologia Applicata dell'Università di Napoli e finanziati dapprima dall'I.R.I. e dalla Fondazione Politecnica del Mezzogiorno, di poi anche dalla Missione E.C.A., hanno definitivamente mess,o in luce - a chiudere le lunghe discussioni svoltesi sull'argomento - che esistono in Calabria due gruppi ben distinti di mineralizzazioni metallifere: quelle pre-mesozoiche e quelle post- mesozoiche. Le prime non hanno alcun interesse pratico a Ciausadella originaria esiguità delle mineralizzazioni, delle loro caratteristiche mineralogiche e dei successivi fenomeni tettonici, che hanno interessato i massicci cristallini calabresi, fratturandoli e frammentandoli. Le seconde potrebbero presentare un modesto interesse pr,atico, ma le ricerche minerarie finora effettuate, da parte di coraggiose Società, sem1 brano anche queste sconsigliare ulteriori investimenti di capitali. Vi sarebbe ancora da fare cenno alla p,ossibilità di rinvenire, sia nei territori cristallini della C1alabria, sia in talune rocce sedimentarie, mineralizzazioni di Uranio. Per queste, gli studi sono appena iniziati e non permettono di giungere ancora a conclusioni definitive, ma se anch'esse avessero risultati positivi, potrebbero avere sommo interesse per l'economia generale del Paese, e quindi anche indirettamente per il Sud, ma non certamente dar vita ad un'industria estrattiva con notevole impiego di mano d'opera. E perciò la loro importanza, ai fini diretti delle condizioni economiche e sociali del Mezzogiorno, non sarelJbero determinanti. FELICE IPPOLITO [84] Bibloteca Gino Bianco

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