Nord e Sud - anno III - n. 19 - giugno 1956

• guite nei primi tre territori hanno dato indicazioni per l'ubicazione di due pozzi di ricerca profondi; tali pozzi, pur essendo sterili, hanno fornito elementi utili per l'ulteriore svilupp10delle ricerche. A Nusco (Avellino) l'interesse per le ricerche petrolifere è stato suscitato dall'occasionale manifestazione di petrolio verificatasi durante l'escavazione di un pozzo a carattere geognostico, eseguita da un'impresa di perforazioni per conto dell'Acquedotto Pugliese. Per altro la manifestazione non ha dato sinora risultati d'importanza industriale. Per quanto riguarda nuove domande di permessi di ricerca nelle pr~ vincie di Avellino e Salerno, il Ministero dell'Industria e Commercio ha segnalato l'esistenza di dieci richieste, momentaneamente sospese in fase di istruttoria, presentate da varie imprese italiane e straniere interessanti zone che in parte si sovrappongono. Al netto di tali sovrapposizioni la , superficie richiesta con le nuove domande è di 65.000 ettari in provincia di Avellino e 348.000 ettari in provincia di Salerno. In Cala'bria e Puglia ha invece svolto la sua attività soprattutto la Montecatini. Nel Crotonese l'area totale dei permessi per idrocarburi concessi dalla << Montecatini» durante il 1955 è stata ridottp. ad ha 66.250. In precedenza l'area risultava di ha 125.945. La Società .durante il 1955 ha completato il pozzo S. Leonardo n. 1 con prof.ondità totale di m. 1.270. Questo pozzo è stato completato in gennaio ed è risultato produttivo di gas, verso l'~lto. Altri cinque pozzi con profondità massime di 1.200 m. circa sono risultati sterili. Prima del 1955 erano stati perforati dalla stessa Società, ben 6 pozzi, con pr.ofondità massime fino a circa 3.000 m. e di questi solo uno è risultato produttivo di gas. In base a questi risultati - e pur senza conoscere i dettagli delle ricerche, ma per le conoscenze generali in nostro possesso sulla geologia della Calabria - si può concludere negativamente sulle possibilità di risorse . in idrocarburi del Cr,otonese. Come è ormai - dopo lunghe e contr~state discussioni - pacificamente ammesso, per i nostri adunamenti di idrocarburi accertati (Val Padana, Sicilia, A 1bruzzi, ecc.) si deve ammettere, secondo il parere espresso .oltre venti anni or sono dal Fa1 biani, una origine profonda. I terreni [81] Bibloteca Gino Bianco

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