però soltanto il 3,08% della produzione nazionale, che nel 1952 ascendeva a 2.475.757 t. Lignite. - I giacimenti di lignite dell'Italia meridionale costituiscono riserve importanti di com1 bustibile fossile, di qualità scadente, da utilizzare nei momenti di emergenza. I più importanti giacimenti di lignite sono in provincia di Benevento, nel comune di Morcone; al confine tra le provincie di Potenza e Cosenza (bacino del Mercure); in provincia di Catanzaro (comune di Briatico) ed in quella di Reggio Calabria (Agnana e Antomina). Essi vennero sfruttati con alterne vicende nel passato e durante la guerra '15-'18 e poi abbandonati non appena variarono le condizioni del mercato per il ritorno del combustibile estero. Nel 1937, a seguito dei noti avvenimenti politici, si riprese a sfruttare il giacimento di Morcone (Benevento) e qualche anno più tardi anche quello di Mercure. Ma anche nei momenti di punta (1942) la produzione di lignite nelle regioni rÌleridionali non costituiva con 75.000 t. annue, che il 3,5 % della produzione italiana. Bauxite. - Le bauxiti dell'Appennino meridionale furono, per la prima volta, sfruttate dal 1922 al 1925. Le miniere relative erano in provincia di Caserta e di Benevento. Per le ingenti spese di trasporto le miniere rimasero inattive dal '25 al '33 ed in tale anno furono messe in liquidazione ed abbandonate. Altri giacimen~i si trovano in provincia di Caserta e in provincia di Benevento, ma non ebbero mai un vero sfruttamento industriale fin dopo il 1950. Nel 1939 a S. Giovanni Rotondo e S. Marco in Lamis, in provincia di Foggia, la Montecatini iniziò uno sfruttamento intensivo di giacimenti di bauxite. La consistenza del materiale sfruttabile industrialmente pare non sia inferiore ai 10 milioni di tonnellate. La Montecatini estrasse a S. Giovanni Rotondo 128.000 tonnellate di minerale nel 1941, impiegando 300 operai all'esterno e in sotterraneo. Nel 1942 la produzione fu di tonnellate 170.774 vale a dire il 26,3 % della produzione nazionale (1 ). È op- ( 1 ) Scese poi a valori minimi nel 1945 per risalire poi al massimo nel 1953 con 240.921 t. [79] Bibloteca Gino Bianco
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