Nord e Sud - anno III - n. 19 - giugno 1956

dire il « caso per caso» e l'assoluta non-discriminazione delle alleanze; vuol -dire solo che tali alleanze dovranno essere cercate tenendo fermo alle tre .condizioni che abbiamo indicato: evitare le gestioni commissariali, isolare le destre, isolare i comunisti. Abbiamo accennato ad un premio dato ai socialdemocratici: giova insistere che il successo della socialdemocrazia è il dato più positivo di queste elezioni, la più rassicurante garanzia di sviluppo delle nostre istituzioni democratiche. E dobbiamo dire che malgrado il diffuso scetticismo pre-elettorale non siamo stati colti di sorpresa da questa manifestazione di vitalità del P.S.D.I. Non solo perchè avevamo presente l'insegnamento di Pareto sulla « perrrianenza degli aggregati◄ » e quell'esperienza che ammonisce essere più agevole la ripresa dei partiti storici, come P.S.D.I. e P.R.l., che l'accreditare partiti nuovi; ma anche perchè avevamo colto per molteplici segni una crisi di ridimensionamento dell'estrema sinistra e sapevamo che inevitabilmente questa crisi avrebbe rafforzato anche la corrente più francamente democratica del socialismo italiano. Solo la tendenza a giudicare moralisticamente gli uomini e i partiti politici poteva ind11-rre a sottovalutare queste indicazioni e a dare per scomparsi o quasi scomparsi quei partiti di centro-sinistra che si erano impegnati da tempo in una politica costruttiva, adempiendo, ad onta delle apparenze elettorali ( 1953) e delle facili scomuniche, ad una funzione fondamentale, e salvaguardando, 11egli anni più oscuri, le istituziotii democratiche. Nel maggio 1955, alla vigilia delle elezioni sicz?iane, avevamo già indicato le nostre perplessità e il nostro dissenso verso simili atteggianienti moralistici. Non potremmo esprimere meglio di allora il nostro punto di vista sul P.R.I. e sulla socialdemocrazia. E perciò riproduciamo le parole di tdlora: « Tutte le volte che il P.R.I. o il P.S.D.I. hanno puntato i piedi _ per la riforma agraria) per la riforma fiscale) per la liberalizzazione degli scambi) per la riorganizzazione dell' I.R.I., per limitare il prepotere dei monopoli) e via dicendo - la così detta stanipa indipendente ha commentato con toni aspri le Zo·ro«pretese». E tutte le volte che questi partiti hanno concluso un accordo per realizzare) in sede di governo) parte del loro programma, si è gridato da sinistra che e.ss1:si prestavano ad assolvere 'Un ruolo servile nei confronti del partito maggiore. Sono queste le difficoltà obiettive di un.a coridotta politica ispirata alle esigenze di costruzione democratica in condizioni di estrema difficoltà. Certo, [6] . I • • BiblotecaGino Bianco

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