Nord e Sud - anno III - n. 19 - giugno 1956

le finestre del mio albergo a farmi un.a serenata con canti e chitarra. In quel paese c'era un albergo: cosa eccezionale, dato che generalmente io dormivo e mangiavo a casa di un insegnante o di un notabile. La maggior parte dei paesi, nonostante la loro numerosa popolazione (dai 4.000 fino, talvolta, agli 8.000 abitanti) non hanno nè albergo nè locanda; ma i caffè con macchine cromate non mancano in nessun luogo. Durante i viaggi di studio e di « contatto » che intraprendevo così nelle diverse provincie (in Sardegna, Puglie, Abruzzo, Basilicata, Campania e, soprattutto, in Calabria), partecipavo a convegni organizzati dalla Unione stessa o da altri movimenti di spirito molto affine, tra cui il più importante (e quello con il quale ho stretto i rapporti più p.michevoli) è l'UNRRA-Casas, un gruppo incaricato di ricostruire i paesi distrutti dalla guerra, e di dotarli di centri di cultura popolare. Ho potuto incontrare così più di 150 dirigenti ed animatori dei Centri di cultura popolare dell'UNRRA-Ca~as, che funzionano secondo metodi molto analoghi a quelli de « L'Unione contro l'analfabetismo», ma con una esperienza meno lunga e una ispirazione pedagogica meno originale; tanto più che i dirigenti dei Centri dell'UNRRA sono in generale assistenti sociali, la cui formazione, fino a qt1ialchetempo fa, non era specificamente imperniata sulla cultura popolare. Intanto, sotto l'impulso degli amici Volponi e Busso, che molti militanti del P.E.C. hanno potuto conoscere lo scorso autunno a Sermoneta, l'UNRRA-Casas sta realizzando rapidi progressi. D'el resto la scuola di !assistentisociali che forma le future direttrici e i meno numerosi direttori dei Centri dell'UNRRA-Casas, mi chiese in seguito una serie di conferenze sui metodi francesi di educazione popolare, e specialmente sui clubs di cultura, i cine-clubs e i radio-clubs. Dopo queste conferenze gli allievi, divisi in tre gruppi, hanno essi stessi preparato i montaggi per i clubs di cultura con dei romanzi italiani che abbiamo potuto studiare insieme. Nella rivjsta della scuola, Centro Sociale, che è diretta da Annamaria Levi, ho riassunto, in un articolo abbastanza esteso, le nostre idee sulla lettura al servizio della cultura popolare (2 ), e molti testi di montaggio elaborati dal P.E.C. vi sono apparsi tradotti. Alla fine di dicembre, al momento della mia partenza, numerosi Centri dell'UNRRA-Casas avevano cominciato al organizzare alcuni Clubs di cultura. ( 2 ) Anno II, n. 4, 1955. [70] Bibloteca Gino Bianco

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