Nord e Sud - anno III - n. 19 - giugno 1956

private, ~nche se a questi difficili compiti vengono designati dei giovani maestri disoccupati privi di esperienza, i quali, il più delle volte, vengono compensati con indennità irrisorie. << L'Unione per la lotta contro l'analfabetismo>> ha voluto inserire la sua ~ampagna di diffusione dell'alfabeto in uno sforzo sociale e culturale più vasto: qui è l'originalità della sua azione. Essa si è resa conto che l'a11alfabetismo stesso non è che una conseguenza di lunghi secoli di impoverimento, di ristagno, di asservimento, di dominazioni stranie re, della malattia e della senescenza economica che hanno foggiato, do po l'alto Medio Evo, la figura del Mezzogiorno d'Italia: una specie di Maghreb, dilaniato da un particolarismo a stento mascherato dall'ident ità, tutta relativa del resto, di lingua e di religione esistente fra il Nord e il Sud. Per lottare efficacemente contro la miseria culturale, bisog nava aggredire l'intero tessuto sociale. Se i padri sono ridotti ad ,affitta re i lor,o figli, dalla più tenera età, come pastori, non possono mandarli a scuola. Imparare a leggere e a scrivere non può essere, per le popolaz ioni del · Mezzogiorno, un obiettivo fine a se stesso. Esse non sono certamente costituite nè da ignor,anti 11èda bruti, ma hanno dietro di loro una vecchia cultura tradizionale e «orale», accoppiata ad una naturale fi nezza di gl1sto e di giudizio; ma il progresso culturale deve necessariame nte provocare ed accompagnarsi al progresso sociale, se vuole sperare di raggiungere degli obiettivi profondi e duraturi. Saper leggere e scriv ere deve servire a creare degli animatori e dei << militanti », a far nascere nelle coscienze rassegnate una convinzione nuova dell'utilità, della neces sità stessa, da parte di tutti, di unirsi e collaborare, diffondere l'idea d el sindacato e della cooperativa, l'idea dei diritti del cittadino e dell'in dividuo, mille prodigiose scoperte per gli abitanti di villaggi che fino a pochi mesi or sono erano inseriti nel sistema feudale della grande prop rietà, di cui molte delle conseguenze materiali e politiche non sono ~nco ra scomparse! Nei centri di cultura popolare dell'Unione, le sezioni di base, impegnate nella lotta diretta contro l'analfabetismo, si completano du nque in tutta una serie di attività culturali, professionali, pratiche e ricreati ve. Tutti i centri hanno una biblioteca ed organizzano delle sedute di lettura ad alta voce (ma contrariamente all'esperienza di P.E.C., hanno l'a bitudine di leggere un'opera per intero, anche se la lettura si protrae per s ettimane, [66] Bibloteca Gino Bianco

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