Nord e Sud - anno III - n. 19 - giugno 1956

alcune discrepanze ed una amministrazione degli. interessi che non sempre appare molto saggia ed equa. Lo svilup•po turistico della città - che in questi ultimi tempi si è vòlto specialmente ad occidente - è stato opportunamente valorizzato dall'apertura della nuova strada Nap,oli-Roma, non giunta ancora al suo massimo impiego, anche a causa dei rilievi di ,cui in precedenza; senonchè lo stesso riconoscimento la parte occidentale della città non ha avuto per quanto concerne il traffico ferroviario: una parallela valorizzazione della stazione di Mergellina - la quale, durante l'ultimo anno, ha visto ridotto il suo traffico -- non si è avuto. Oltre ad usufruire di u11 percorso più breve, questa stazione presenta il vantaggio di offrire al turista la parte più panoramica e moderna della città; inoltre i contatti con gli alberghi della fascia costiera sono resi più agevoli, sia per la minore distanza che separa questi ultimi dalla stazione, sia per la maggiore celerità con cui, in quella zona, si svolge il traffico ·cittadino. Naturalmente, solo un certo numero di turisti si riversa nei 1più eleglljnti e costosi. al1 berghi della parte nuova della città, e, proprio in base ad un criterio di costo, sembra possibile identificare questa percentuale con quella che viaggia su treni rapidi; da qui l'opportunità di assegnare alla stazione di Mergellina il traffico su treni rapidi con le stazioni settentrionali. La qual cosa, al momento, si verifica solo parzialmente. Preposti questi rilievi, passiamo a considerare quello che, a nostro , avviso, è il problema più vasto del turism·o locale: la sua organizzazione direttiva. A Napoli esistono tre enti che si dividono - con intralci e conflitti frequenti tra di loro - questo settore. Essi sono l'Ente per il Turismo, l'Azienda Auton·oma di Soggiorno Turismo e Cura, il Comune. Ma, se si dovesse giudicare dalle loro attività, difficilmente si potrebbero individuare tre distinte direzioni, tanto il loro operato appare improntato agli stessi princì pi di superficialità. Il Comune di Napoli ha inteso il problema del turismo come fatto esclusivamente estetico: creare fiori ed aiuole nelle piazze ed illuminazioni al neon nelle strade. Ma, anche in tal senso, bisogna ritenere che le persone preposte all'esecuzione di tali criteri debbano avere dei princìpi di estetica una opinione piuttosto discutibile: se una fontana rende pi.ù bella ed accogliente una piazza, è altrettanto vero che una colli,na ricca di verde rende più suggestivo il panorama che non una collina tutta di ce1nento; e se strade nuove con marciapiedi in mattonelle rosse daI1J110all'occl1io quel che si dice la « sua parte », è anche vero che lo stesso occhio viene offeso dalla gazzarra elettorale che ha così malamente e durevolmente imbrattato le \... mura cittadine o dall'immensa pubblicità luminosa che ricopre per intero un edificio della panoramica via Orazio. Ad ogini modo, al di fuori del settore estetico e della pulbblicazione di opuscoli, incredibili per pacchianeria [61] Bibloteca Gino Bianco

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